WHAT IS MY DESTINY, DRAGONLORIS?

CHUCK LORRIS – FREEDOM BAR
(Malmusi 14′, autogol (Malmusi) 20′, FB 39′)

Tre punti che ci mettono in rampa di lancio. Tre punti in una classifica ancora molto indecifrabile.
Nove punti in classifica, sia chiaro, non bastano per essere nelle prime 4. Ma a 3 giornate dal termine ci offrono la qualificazione su un piatto d’argento. É ora di fare il salto, è ora di andare a
prenderci la final four! Ma come sta la Chuck Lorris oggi?
Ieri sera la Chuck ha mostrato le sue solite caratteristiche: unione di gruppo, cinismo, impegno, ma anche scarsa cattiveria sotto porta, tremarella quando il gioco si fa duro e complicazione affari semplici. In una parola, immaturità. La prestazione arbitrale più lacunosa e pittoresca della nostra storia, ha reso molto complicata una partita che doveva essere semplice come bere un bicchier d’acqua. E ci si è pure messa bene: perchè non abbiamo segnato neanche un gol VERO. Il primo gol su punizione velenosa di Malmusi dalla sinistra ha stuzzicato le incertezze di un portiere che conoscevamo, il secondo con un calcio d’angolo ben congegnato tra lo stesso Malmusi e DeA propizia un autogol che mette sui binari giusti il tabellino. Ma non la partita.
Quando la gara si mette in discesa, la Chuck invece che buttarsi in picchiata per andare verso la vittoria senza fatica, teme il baratro e comincia a frenare. Smette di cercare con convinzione la porta, lascia il pallino del gioco all’avversario e non accompagna l’azione, lasciandosi schiacciare nella propria metà campo. In sintesi: teme l’avversario. Eppure le occasioni ci sono state: ricordo un paio di goffi salvataggi del portiere avversario, in un’occasione anche aiutato dal palo, belle percussioni palla al piede sfumate per una allergia alla conclusione letale, promettenti contropiedi gestiti con superficialità. E un rigore sigillante come il silicone Saratoga sparato alle stelle. La Chuck ancora una volta dimostra immaturità e misericordia quando si tratterebbe di sprangare le partite. La cattiveria di buttare la palla in porta non ce l’abbiamo. E ieri abbiamo segnato 0 gol veri contro un avversario poco capace di arginarci. E se non l’avessimo ancora imparato con la scorsa rimonta subita, gli episodi che riaprono le partite ci sono sempre! Ma sempre! E non si può tergiversare, tenendo in vita avversari rabbiosi che null’altro hanno se non la foga agonistica, perchè fioriscono nelle fasi di gara concitate, caotiche e sporche. E noi non abbiamo ancora la serenità nel possesso che può frustrare il pressing furente della belva ferita. Non siamo toreros stilosi e spietati che infilzano il toro accecato dalla morte imminente, siamo piuttosto i giovani in fuga nelle vie di pamplona che cercano di fuggire dal toro che incalza. E il rigore con espulsione ci ha fatto sbiancare. Per fortuna non ci hanno mai davvero impensierito, neanche in 6 contro 7. Ma aver tenuto aperta una partita così indirizzata e così mal giocata è un crimine contro la Lorissità!
ADESSO BASTA! Se vogliamo essere una squadra media, possiamo vivere alla giornata. Se invece vogliamo vincere questo campionato, e stiamo dimostrando di poterlo fare, è ora di prendere in mano lo scettro del potere e dominare gli avversari. È ora non solo di fare la voce grossa e sentirsi forti, è ora di ESSERE forti. Saper soffrire nei momenti di difficoltà uniti come squadra è una qualità importante che stiamo maturando sempre più. Ma va combinata con la fiera consapevolezza dei nostri mezzi offensivi, perchè palla al piede non ho visto squadre più forti di noi, potremmo oggi essere a punteggio pieno in queste finals, quindi accettiamo il nostro ruolo di grande squadra e comportiamoci come tale. Segnamo, pressiamo, spingiamo, attacchiamo con voglia di fare male e teniamo sta cazzo di palla noi. Che non vuol dire fare sterili possessi-palla fighetti, meline inutili e rischiose. Può anche voler dire buttare la palla su quando serve. Ma poi aver la bava alla bocca per recuperarla (e quella spesso la abbiamo) e poi per puntare dritto verso la porta e spaccarla (e questo ci manca). Come fosse una bella fichetta. O per usare un paragone più caro al nostro Guru Loris…Come se fosse una tavola imbandita con rosette, mascarpone, pizza all’olio e panzerotti fumanti. È ora di diventare ciò per cui siamo nati. É ora di giocarsela come la grande squadra che siamo. BECOME WHO YOU WERE BORN TO BE. We all are Neegan. We all are LORIS!!!

ANGELI 8,5 – Ancora una volta la sua tenuta stagna ci evita problemi più grossi. È il lusso su cui ci adagiamo. Perchè se avessimo portieri più umani, la necessità di segnare sarebbe più impellente. Invece lui ci rimbocca le coperte e ci fa dormire sonni tranquilli, con tante grandi parate e uscite impeccabili su alcuni inserimenti in area nel primo tempo. E almeno 2-3 interventi per mettere a letto gli avversari e rimandarli nell’oblio del mondo del sonno…THE SANDMAN

GIBELLINI 6,5 – Dura molto poco la sua partita e ancora una volta appare condizionata dalle premure inevitabili per un fisico da ascoltare. Non ringhia in marcatura per evitare situazioni a rischio, gestisce il possesso palla con la solita perizia. Misura ogni movimento e alla fine alza bandiera bianca per un problema fisico, speriamo sia più in forze per le gare che ci aspettano, lo surgeliamo e lo teniamo in ghiaccio… perchè sappiamo quanto il nostro metronomo e argine sia fondamentale – BOFROST

SEGGIOLI 7 – Lavora bene in marcatura, non è semplice leggere i movimenti degli attaccanti avversari, ma lui è bravo a integrarsi con i compagni di reparto per stoppare le discese nemiche. Può crescere in leadership, un suo aiuto vocale potrebbe meglio guidare il reparto, ma è sempre impeccabile come attenzione e fisicità. Sacrificato per cercare di guadagnare in palleggio, in realtà probabilmente sarebbe servito parecchio per blindare il risultato. Ma rimane sempre utile per rendere ruvida e rocciosa la nostra contraerea…THE ROCK

RANALLI 7 – Il nostro polpo sta tornando. Gioca da esterno e da ultimo uomo, sempre con grande attenzione. Forse non ruba gli occhi come suo solito con interventi da libro cuore, ma non perde un contrasto e riesce ad accompagnare di più la manovra rispetto alle ultime uscite. Qualche discesa coraggiosa avrebbe meritato una conclusione più degna, ma spesso fatica a trovare compagni liberi. Si intuisce che l’attaccante avversario del secondo tempo aveva il mestiere per aggirarlo e a tratti sembra soffrirlo, ma con l’aiuto dei compagni riesce a uscire illibato dalla tenzone, infilandosi in tutti i varchi liberi, sgusciando come un rettile in ogni pertugio…NINJA

GANZERLA 5,5 – Il capitano di mille battaglie ha le polveri bagnate. Oggettivamente, serata davvero sfortunata, non ne azzecca una. Il rigore è la foto da copertina, passo scoordinato e primo errore della sua carriera giallonera dal dischetto. Ma tenta almeno 4-5 tiri da distanze siderali mancando ogni volta di circa 10 metri la porta, cerca di ricordare le perle che aveva in canna, ma pecca per scarsa consapevolezza. Il nostro ruolo è cambiato, non siamo più i martelli spacca-partita, ma siamo gregari utili con esperienza e spirito. Talvolta messo in difficoltà dagli spunti dei più briosi avversari, ha come sacrosanta attenuante una condizione claudicante che non può essergli richiesta visto il periodo di inattività forzata. Voto comunque vicino al 6 per l’impegno che non manca mai. Il nostro cap ci serve come il pane, pronti a vederlo di nuovo indicarci la via con l’esempio e la garra charrua con cui ci sa guidare! MOSè!!!

DEAGOSTINI 6 – Consci di quanto la sua presenza incida nelle partite, giusto tenere basso il voto quando non riesce a far sentire il suo peso specifico come potrebbe. Ancora impastato per i postumi della Tombarella, non fa mancare il suo passo inesauribile, ma gli manca lo spunto per fare la differenza. Non sbaglia in ripiegamento e si batte su tutti i palloni, si perde però nella mischia di metà campo e lui può invece affermare la sua legge e deve farlo perchè è uno dei giocatori più decisivi del campionato. Lo vogliamo in versione Tombarella per piantare i chiodi della sua riforma sulle porte del campionato!!! L’UTERO!

MALMUSI 6,5 – Le combina tutte lui stasera. Un gol (solito gollonzo) e mezzo (calcio d’angolo in zona rossa) per indirizzare una partita altrimenti sempre apparentemente in controllo ma mai presa per le corna. Si becca un rosso nella partita più silenziosa della sua carriera, che comunque gli pesa come un macigno sulla coscienza. Rientra ascoltando l’invito dell’arbitro non pensando all’improbabile logica del direttore di gara e apre alla coda di possibili ricorsi e veleni post-partita. E si mangia pure un gol dopo uno slalom fino all’area piccola. Tutto sommato prova generosa, incisiva, e tutto sommato la redazione non si sente di condannarlo più di tanto per questo rosso. Ma gli serva per ricordarsi di rimanere lucido nonostante tutto, perchè quando gli si chiude la vena scompare dal campo, e invece vista la poca muscolarità sarebbe carino che avesse almeno in mano le redini mentali della partita. HOOLIGAN

LEO 6,5 – Mezzo primo tempo condotto con diligenza e pressing alto, si scambia all’occorrenza per compensare gli inserimenti avversari, si spende con attenzione per tamponare ogni discesa avversaria in una fase di studio del match. Partita bloccata in quel momento, fatica a trovare lo spunto per incidere e proporsi in avanti. Gioca bene i palloni che gli capitano e si conferma compagno generoso e concentrato. SAMWISE GAMGEE

FASTIGGI 6,5 – Vorrei una squadra con 11 fastiggi ha detto di recente mourinho…Corre, rintuzza e pressa come al solito e la tenuta difensiva degli ultimi mesi della chuck deve molto al suo fosforo. E per larghi tratti controlla bene il centrocampo anche se a volte non riesce a coordinarsi al meglio con i propri vicini e il pressing in alcune fasi appare più tardivo del solito. E questa volta vogliamo pendere un po’ verso la critica col voto, sicuramente stretto, incontentabili, perchè iniziamo ad attenderci assist e gol…Ci mette anche le solite percussioni generose, mescolate con passaggi sapienti, aggiungere corse a perdifiato q.b. Per ottenere un mix sempre saporito che convince ospiti e compagni, molto fast very good – 4 SALTI IN PADELLA

DELLA CASA 6,5 Entra pochi secondi e poi viene sacrificato per coprire con giocatori di corsa i 5 minuti in 6. In quel momento forse ragionevole, ma poi ingiusto non rimetterlo allo scadere dei 5 minuti, anche alla luce del possibile ricorso. Peccato di ira dell’allenatore che confuso mescola in modo caotico i cambi nel finale. Merita più minutaggio, nelle battaglie che attendono la Chuck dovrà conquistarsele con fatica e farsi trovare pronto per tramutare queste ingiustizie in rabbia e mettere la sua esperienza al servizio della Chuck, come ha sempre fatto MAESTRO MIHAGI

FILICE 5,5 – Serata storta per il nostro bomber. E non è al meglio per un problema al piede, va detto. Non manca nell’impegno e a volte gli tocca anche sacrificarsi parecchio per ripiegare. Lo fa sempre con grande abnegazione, e cerca anche di lavorare per la squadra e non demerita. Tuttavia misurando la sua prova rispetto all’avversario, in questa gara era lecito aspettarsi di più. Si crea un’occasione dopo pochi minuti con un bel controllo al limite, ma poi spara alto. Rimane l’emblema della sua partita, troppo spesso arginato da difensori non al suo livello. Va detto che non viene forse assistito al meglio, ma considerando la difficoltà delle prossime partite, questo giudizio negativo vuol essere di stimolo per rivedere al top il giocatore potenzialmente più scintillante di questo campionato… GENIO PER ORA NELLA LAMPADA

Qual è il nostro destino Chuck? A giugno parleremo dell’ennesima stagione di quasi e “se” o staremo finalmente festeggiando la vittoria finale? Siamo pronti a diventare la squadra che quest’anno siamo nati per essere? Siamo pronti a prendere per le corna questo campionato che è alla nostra portata? Dobbiamo volerlo noi! Non siamo secondi a nessuno e lo stiamo dimostrando.
Quindi forza ragazzi, rimbocchiamoci le maniche, cominciamo a ringhiare e andiamo incontro a testa alta al nostro destino…portiamo a Loris le salme dei nostri nemici! E lui sarà felice di metterle in congelatore, carne fresca pronta per cucinare altre rosette!!!
STAY HUNGRY, STAY CHUCK, STAY LORIS!!!

HARAKIRI

(Filice 8′, 31′, FM 43′, 46′, 48′)

Come nel rituale giapponese del suicido apoptotico, ci siamo messi a sedere e abbiamo lentamente trapassato il nostro cuore con una katana. Dopo averla vorticata per aria per 40 minuti per mozzare
azioni nemiche e imporre la nostra legge, un breve ma fatale blackout ci ha affossati.
Fa male perchè si trattava di 3 punti fondamentali. Fa male perchè col passare dei minuti gli avversari stavano iniziando ad accettare il verdetto del campo dopo essersi a lungo dimenati per
sovvertirlo, con anche tante buone iniziative e tiri da fuori non fortunati. Ma dopo il doppio vantaggio firmato Filice, prima con una deviazione su una punizione velenosa, poi con una sgasata
scaraventata in rete, in apertura di ciascun tempo, Gibbo e compagni avevano iniziato a affinare il proprio possesso palla, e questo ci ha resi più sicuri, forse troppo sicuri.
Ci è mancata la fame delle scorse partite. La fame per chiudere con violenza la partita con un gol che avrebbe sigillato il match in un secondo tempo quasi privo di loro squilli. Tanti, troppi tiri da
buona posizione mi scorrono davanti agli occhi per recidere le loro flebili speranze. Ma la poca cattiveria ci ha resi mozzarellici. Ciascuno di noi ha in memoria almeno un paio di propri tentativi.
Ed ecco che una palla persa a centrocampo, per un possesso palla che iniziava ad essere arioso ma che viveva anche di voragini thriller, e il gol dell’1-2 riapre scandalosamente una partita che
mentalmente sembrava ben indirizzata verso un unico possibile risultato. E loro si sono risvegliati.
Mentre la nostra tenuta fisica e soprattutto la nostra lucidità si sono inabissate, loro ci hanno creduto e ci hanno per due volte in due minuti sorpreso sbilanciati, con troppi pochi giocatori a protezione di un risultato d’oro. Non abbiamo neanche avuto quella reazione protettiva di cagona che ti fa chiudere a catenaccio, no, abbiamo continuato a pascolare poco curanti del misfatto che si stava
materializzando. Ed ecco che due rapidi capovolgimenti di fronte hanno trovato la nostra difesa troppo spalancata e i loro stoccatori molto più determinati e precisi che in precedenza. E ancora la
poca fame si è vista nella blanda e snob reazione abbozzata nel finale, quasi rassegnata, con poca lucidità e qualche serpentina senza senso cercata nel loro rabbioso ma caotico catenaccio finale.
Punti persi, contro un avversario domato. Punti che potrebbero fare male. Ma bisogna ammetterlo: si è vista una bella Chuck, una Chuck che sembrava quasi stupirsi di poter dominare l’avversario, in
una partita che stava scorrendo in porto senza intoppi, grazie a un possesso palla da riporoporre, la ricerca dell’uomo libero deve diventare un’abitudine, ma non tanto per addormentare le partite,
quanto per andare a segnare con più cattiveria. Tante belle azioni, tanti meccanismi intuiti da rodare e cuocere a puntino per le prossime gare. Con la consapevolezza che se impariamo a conoscerci abbiamo grandi qualità e se maturiamo come mentalità questo campionato è alla nostra portata!
Impariamo la lezione e andiamo a prenderci i 6 punti che ci mancano per qualificarci al gran finale!

ANGELI 7
Non riesce a ripetere i miracoli mostrati per tutta la partita nei gol subiti. Aiuta bene a gestire il possesso palla, anche con lanci lunghi. E sbroglia anche un paio di palle lunghe con uscite attente. Purtroppo riesce solo a sfiorare gli ultimi gol ma si trattava di tiri ravvicinati e per quanto il voto venga calmierato da ciò, il miracolo non può essere richiesto come regola. Il nostro protettore si esibisce in almeno 5-6 interventi di ottimo livello con reattività e tecnica per nulla banali. Per la tenuta stagna, manca solo di creare il sottovuoto con la guarnizione – TUPPERWARE

GIBELLINI 6
Orchestra il possesso palla con la solita serena perizia, insegna ai compagni l’arte del fraseggio per frustrare il pressing avversario. E nel frattempo si lavora la punta con mestiere, rendendola via via più inoffensiva. Fino al black out finale. Forse per stanchezza, forse per calo di lucidità non riesce a intercettare un passaggio alla sua portata sul secondo gol ed è un po’ sufficiente nel chiudere (con altri compagni) il loro attaccante che ha tempo di coordinarsi e battere Dani al volo. Non errori così assurdi, ma ci eravamo ormai abituati ad un bianco che più bianco non si può. Rimane il solito fuoriclasse del campionato, saprà blindare di nuovo la nostra difesa grazie alla fame che il vate Loris gli infonderà! Stasera non gli riesce la magia BABBANO

MALMUSI 6
Solita partita diligente e oculata. Difensore aggiunto per contrastare folate e inserimenti avversari nel primo tempo, partecipa alla manovra sbagliando poco e propiziando il gol dell’1-0. Ancora troppo basso il ritmo in uscita, perde palloni per annebbiamento sul pressing avversario. Uno di questi si traduce nel primo loro gol che riapre la partita. E non riesce a tradurre in rete un paio di palloni dal limite, strozzando il sinistro e vanificando due buone occasioni. Deve ritrovare cattiveria e brio, non può limitarsi all’ordinaria amministrazione perchè per queste finali c’è bisogno di un salto di qualità IMPIEGATO

MOLINARI N 6,5
Frizzante nel primo tempo, dove arriva al tiro e si dà da fare per rendersi utile ai compagni. Meno lucido nel secondo tempo, a volte si chiude in vicoli ciechi e non riesce a gestire il possesso palla efficacemente. Tutto sommato una prova buona, che viene macchiata non per sua colpa dal tracollo di squadra. Lui fa il suo dovere senza grandi sbavature difensive, forse sentendosi poco responsabilizzato, prende poche iniziative, non tanto palla al piede, ma soprattutto con la sue sgroppate e la sua corsa. Non demerita, ma rimane a bassi regimi PASTA IN BIANCO

DE AGOSTINI 7
Forse nel finale appare stanco persino lui, e perde un po’ le misure del pressing. Ma come al solito per tutta la partita pressa, sgasa e arremba. Belle iniziative confezionate con Ricky per liberarsi al tiro, ha poche occasioni nitide, forse è un po’ mancato negli inserimenti più ficcanti. Insolito per lui non trovare il gol ultimamente, segno che forse anche lui come tutti, ha pensato “stasera la risolverà qualcun altro”. Non molla comunque nel pressing e gioca mille palloni, solita prova di sostanza, crescerà con la squadra

FASTIGGI 7,5
Sui gol incolpevole (forse addirittura a rifiatare in panchina), per il resto solito enorme lavoro di pressing, raccordo, recupero palloni e tessitura in possesso. Imprescindibile motorino della mediana, tuttocampista umile e sempre più devoto al nostro unto presidente. Non riesce a rendersi pericoloso al tiro stasera, ma è chiamato a un continuo lavoro di copertura, non semplice con i tanti inserimenti avversari. La sua gara si riassume senza tante chikacchiere, preziosissima legna e geometrie ordinate. Prode cavaliere del re Loris I. LANCILLOTTO

RANALLI 6,5
Il polpo rientra dopo l’infortunio al costato e gioca una partita buona, attenta, di sacrificio. Poco incline alle sue consuete propulsioni offensive, anche giustamente visto il vantaggio prima del crollo. Pochi errori o sbavature, la prova è come al solito ben oltre la sufficienza, preziosissimo aiuto alla retroguardia con spirito di sacrificio messo al servizio della squadra. Lo attendiamo più in versione argento vivo della Tasmania – CROSTACEO

MILANTI 5,5
Cresce col passare dei minuti e nel secondo tempo riesce a liberarsi più di una volta al tiro. Ma ancora deve rodare il suo mancino al fulmicotone, che appare stasera piuttosto impreciso. L’insufficienza non è per l’attitudine perchè Milo ce la mette tutta, si prodiga in copertura, dimostra di volersi amalgamare al meglio in questa squadra, dialoga sempre coi compagni, appoggiandosi di prima e cercando sempre di trovare l’intesa coi vicini. Ecco, troppo. L’insufficienza è perchè lo vorremmo più figlio di puttana, per esplodere pallate e scaldabagni verso la porta nemica trascinando il portiere in rete con la palla. Lo vogliamo più mark landers, più sporco e cattivo. Con la confidenza coi compagni, arriverà! Il nostro attaccante scandinavo per ora è ancora molto TOM BECKER

FILICE 7,5
Il suo lo fa, eccome. Due gol pesanti, uno di rapina e uno di classe e esplosività. Poteva farne altri? Boh, eh però checcazzo fatene qualcuno anche voi 🙂 Stasera lavora per la squadra, costruisce scambi e triangolazioni sempre pericolose e riesce anche a indirizzare la partita, a spostare gli equilibri. Il secondo gol se lo prende con personalità e fiducia nei propri mezzi, con tecnica sì, ma anche soprattutto con garra. Quella che spesso ci manca, la voglia di essere noi, ciascuno di noi, in prima persona, a decidere le partite. Lui stasera ce l’ha messa. Credo che stia arrivando ai suoi livelli. Avere lui e Milo come stoccatori è un bel vantaggio, ora deve solo continuare a incidere. Per rendere i suoi lampi e fulmini una luce più continua, che trascini la squadra; per ora è EFESTO

Forza Chucking, andiamo a prenderci altri 3 punti! Torniamo affamati!!! STAY HUNGRY, STAY LORIS

THE ITALIAN JOB

FC MUDNES CHUCK LORRIS 4-5
(Fastiggi 6′, 18′, DeAgostini 12′, 34′, M 16′, M23′, M 43′, M 48′, Filice 50′)

Un piano perfetto, messo a punto nel dettaglio. Lavoro di squadra per blindare la retroguardia e azioni verticali chirurgiche per mordere e avvelenare al momento giusto. Non estetica la Chuck ieri sera, ma terribilmente cinica ed efficace. In pieno stile italiano, la Chuck lascia spesso il pallino del gioco agli avversari, che con fronzoli e orpelli tentano di assaltare il nostro fortino. Ma l’organizzazione difensiva riesce ad imbrigliare la boria nemica e ogni volta che qualche granata esplode dalle retrovie avversarie, la nostra contraerea Angeli neutralizza praticamente tutto quel che passa per il fronte occidentale, a suon di calci, cartoni e tuffi…e quando serve di uscite basse, alte di pugno e deviazioni millimetriche salva-risultato. E soprattutto nel primo tempo soffriamo anche per i tanti falli che ci vengono fischiati contro da un arbitro che si atteggiava a persona normale ma che credo abbia fischiato in modo arrogante e a senso unico come non mai. Ma la Chuck riesce a imporsi con la mentalità vincente, con la concentrazione compatta messa in mostra nelle ultime uscite, che sta diventando non più fenotipo estemporaneo ad espressione variabile, ma tratto genomico costitutivo. Il castello tiene grazie al fossato scavato con le buone e soprattutto con le cattive dal nostro leader difensivo Samu, che si lavora di fisico e coccole i vari validi attaccanti che si alternano sul suo lettino da dentista. E se ne vanno doloranti, manda via intontito persino il proprio portiere malmenato nel finale 🙂 E il costante lavoro in uscita e in copertura degli esterni DeAgostini Leo Leone e DeLaHouse chiude gli spiragli che gli avversari cercano di spaccare in crepe. E ripartono lanciandosi verso l’area avversaria per confezionare i gol giusti al momento giusto che ci consentono per una volta di mantenere la partita in pugno. Mattatore del match è Fastiggi che prima con un inserimento sulla letale incursione mancina di Malmusi e poi su un filtrante buca difesa dello stesso tonsurato compagno, firma una doppietta che pesa come un macigno sulle frivole velleità avversarie. Nel mezzo anche la punturina killer su calcio d’angolo di DeAgostini, che si ripete nel secondo tempo con una percussione veemente e tombale, quando sembra chiudere la cassaforte sul 4-2. Eppure tutto il grande lavoro della Chuck sembra svanire negli ultimi minuti del secondo tempo. Dopo minuti di praterie e campi aperti non sfruttati dalle nostre apette, troppo stanche e provate per manovrare contropiedi e possesso con lucidità, si materializza l’incubo: il baratro inghiotte i gialloneri proprio quando ormai sembrava che la granitica opposizione difensiva avesse frustrato e sfinito le rappresaglie dei Mudnes.Due tiri che centrano l’angolino su sbavature di un Malmusi ormai in netto squaglio fisico. E nel recupero il blackout porta un loro uomo davanti al nostro portiere, antipasto della gastrite settimanale per aver bruciato 3 punti che già dormivano nella nostra cassaforte. Ma un’ombra balena nella notte e apre il suo mantello del mistero piombando come un pipistrello sul crimine. E in un istante che sembra durare mesi, lo scavetto del biondo cavaliere mudnes non può schivare del tutto la sagoma del nostro supereroe che sfiora con i propri superpoteri il pallone destinandolo all’oblio sul fondo. Rapido ribaltamento di fronte e il lancio lungo del nostro guardiano mascherato della notte, ha finalmente il rimbalzo giusto per il gusto estetico del nostro artista offensivo. Maltrattato, svergognato, irriso per tutta la partita, Ricky cova una vendetta silenziosa che scarica con tutta la rabbia e l’istinto omicida di chi attende il momento per spaccare il match e portare a casa tutto il montepremi. Come in una partita di ruba-mazzo, la presa finale è di quelle spettacolari e pesantissime, un sinistro al volo al fulmicotone che crocifigge portiere e entusiasmi avversari. Tutti in doccia a riprendere fiato e a esultare esausti, con la consapevolezza che anche questo colpo è andato in porto e la refurtiva è in cassaforte. 6 punti in 2 partite, la Chuck è tornata a giocarsela nell’olimpo delle grandi. Con l’ingrediente nostro migliore. Non le ali di Icaro, non i fulmini di Vulcano, ma la compatta amalgama del gruppo, lo spirito guerriero di Ares unito ai piedi alati di Mercurio. Ma ancora la strada per la vetta è lunga…Il viaggio verso Mordor è appena cominciato.

ANGELI 9,5 – Il nostro supereroe è in serata di grazia. Quando vede i fighetti bianconeri bombardare un po’ troppo spesso ne fa una questione personale. E ci prende gusto a respingere con stile e tecnica tutte le folate che imperversano. C’è il repertorio completo nella serata del nostro portierone, vola nell’aria, si sporca nella terra, fluido come l’acqua, si incendia di fuoco e fa sparire la porta. Pugni, calci, tuffi, uscite, e alla fine anche mascella, al servizio della squadra con una prestazione che ci fa chiedere…ma se un allenatore illuminato lo avesse schierato in porta a 6 anni, che storia staremmo leggendo oggi? Caravelli dorme sonni tranquilli, perchè un protettore mascherato veglia su di noi! DANERINIK

SEGGIOLI 8 – Solita prova di grande abnegazione e concentrazione, e la serata è di quelle in cui si sudano abbastanza camicie per mandare una lavatrice. Si prende amorevolmente cura degli avversari che spesso fanno penare, con esperienza coprono palla e cercano di pungere in tutti i modi e di fornire sponde ai compagni. Nell’ultima azione sembra crollare ma Angeli cancella questo ricordo dalla nostra memoria con la pillola rossa e rimane nei nostri occhi una prova gagliarda, testicolare, ruvida e come sempre decisiva! CERBERO

LEO 7,5 – Comincia il match con la fascia da capitano al braccio e l’inizio partita è scorbutico, parecchio ostico, e gli avversari cercano di scavarsi un poligono di tiro con il piede destro proprio sulla sua fascia. Ma lui nel primo tempo è sempre attento a scalare e coprire in collaborazione col centrocampo, dà sempre una mano e si propone in avanti per legare le sortite offensive Chuck. Prova di sostanza e sacrificio, solito argento vivo al servizio della squadra, stasera soprattutto per calibrare la resistenza, tesse una ragnatela di corse e coperture che irretisce gli avversari per mettere il risultato in cascina e lo fa col solito grande spirito di squadra, meticoloso – PENELEOPE

LEONE 7,5 – Voto e prestazione sovrapponibile, Riccardo si prodiga altrettanto per constrastare le iniziative nemiche e per tappare ogni falla. Nello spazio aperto del secondo tempo, quando può, è lucido nel servire i compagni e sbaglia pochissimi palloni, dimostrando qualità offensive ancora poco espresse più che per nolenza, per limitazioni tattiche impostegli dal canovaccio tattico a lui attribuito. E allora si mette l’elmetto, imbraccia l’AK47 e si piazza al fianco di Samu per partecipare alla resistenza in trincea, altra prova di sostanza – FULL METAL SLUG

DELLA CASA 7 – Un primo tempo in controllo, con la solita proprietà di palleggio per avviare la manovra, soprattutto nel momento in cui gli avversari iniziano a pressare con maggiore convinzione. Meriterebbe qualche chance più avanti, soprattutto nel secondo tempo quando le energie dei gialloneri sono messe a dura prova, manca l’ossigeno per chiamare il cambio, potrebbe proporsi di più ma rimane fiducioso a spronare i compagni ed è il solito uomo-squadra, dentro e fuori dal campo. Attendiamo tempi migliori per rivedere all’opera il suo estro in fase di costruzione e per l’ultimo passaggio, ma è comunque un Della Casa positivo, anche stasera, spirito Chuck fino all’osso – MAHATMA

MALMUSI 7 – Apre e chiude il carrozzone del festival del gol con un assist pregevole per il nostro primo gol e con un assist gratificatissimo dagli avversari con lo spigolo della sua sconfinata fronte sudata per il 4-4 che poteva sprofondare la squadra. Anche qua il bianchetto ce lo mette il supergol finale di Filice e il voto va in positivo, molto in positivo anche per gli assist per i gol di Fastiggi e De Agostini (mi pare), che sicuramente il gol se lo costruiscono poi autonomamente; ma che in fondo dimostrano che anche stasera Malmusi gioca tanti palloni e cerca ancora di farlo con l’umilta e l’ipossia di chi non è in condizione di sprintare. Lo spunto più pericoloso si materializza su un destro troppo strozzato neutralizzato dal non pimpantissimo portiere avversario. Tutto sommato però ci si aspetterebbe più maestria nel dettare i tempi del gioco, soprattutto in vantaggio; invece la Chuck rispecchia le due fasi lunari della sua partita: oculato nel primo tempo con sprazzi di buon gioco, estenuato ipossico-ischemico e naufragante nel secondo tempo…CIANOTICO

DE AGOSTINI 8 – Doppietta ancora una volta per il polmone trainante della squadra. In certi momenti ti accorgi guardando in faccia i compagni che la benzina è finita per tutti. É li che MDA tiene in piedi la baracca con corse forsennate per tutti, per pressare e chiudere ogni avversario, e ancora per ripartire un’altra volta in contropiede. Si può dire che nel secondo tempo sopratutto macina tanti km ma non riesce del tutto a gestire il possesso in modo saggio e pungente, spesso la squadra perde palloni per stanchezza e esaurimento fisico, lui forse più per imprecisione e raziocinio migliorabile, spunti di miglioramento. Ma in fondo, è decisivo anche stasera. Ci mette un po’ a intuire la propria autostrada verso il gol, ma quando lo fa, si abbatte sulla difesa nemica come un cocktail messicano-reggiano di indubbia fama, e in fondo ancora una volta spacca la partita come questo cocktail spacca gli stomaci, inebria i tifosi con recuperi sontuosi, fino a condurci all’ebbrezza alcolica della vittoria in un tripudio di folate devastanti… URAGANO

FASTIGGI 9 – Vero uomo in più di questa rinascita Chuck, ormai anche in veste di leader carismatico con l’esempio silenzioso di chi pressa ogni pallone e tenta sortite offensive che manco Enrico Toti buttando la stampella contro gli austriaci. Eh sì, perchè nel finale pare stremato, ma come fa la Chuck a privarsi del suo cuore pulsante in mezzo al campo? Anche in debito d’ossigeno continua a pressare con discernimento, intercetta milioni di palloni lavorando sulle linee di passaggio e tenta propulsioni offensive a volte anemiche ma sempre volonterose. Ma finchè l’ossigeno c’è dà vita ad un primo tempo scintillante, il migliore della sua carriera in ascesa, con due gol cinici e spietati, il primo con crudele rapacità in area, il secondo con un avvitamento imprevedibile che manda fuori giri il portiere. E frustra la rimonta avversaria mantenendo il dominio Chuck sul primo tempo. L’uomo del momento, il nostro condottiero campanafricano ci guida verso grandi sogni e speranze…SCIPIONE IL CAMPANO!

FILICE 8 – Il grande assente del match, imbrigliato dal solito trattamento spa del centro malessere, subisce il bullismo dell’intera difesa avversaria. E cerca di divincolarsi in tutti i modi, rimanendo spesso vittima di colpi proibiti che mai impietosiscono l’arbitro. Come detto nel dopo partita, dovrà trovare il modo di evidenziare i falli che subisce, altrimenti i difensori potranno permettersi ogni sopruso ai suoi danni, come un piccolo orfanello in uno spaventoso orfanotrofio londinese del 700. Per la verità, si ritrova spesso a dover lottare nel deserto e riesce comunque a mantenere vivaci le sortite e i contropiedi della squadra; in più gli va riconosciuto un grande spirito di sacrificio nel secondo tempo soprattutto quando ripiega spesso in fascia per coprire compagni fuori posizione o semplicemente per raddoppiare. Ma tutto ha un senso nel finale, quando risponde a 12 anni schiavo, ad anni di apartheid, ai maltrattamenti dell’organotrofio con un gesto tanto liberatorio, quanto esteticamente catartico. Una stella cadente che piomba dal cielo ad illuminare la serata giallonera, un canestro da 3 che risolve il rebus della serata, e ridona libertà a se stesso e a tutto il suo popolo…NELSON MANDELA!

V PER VENDETTA… E Vecchio Fiume!

CHUCK LORRIS – REAL MARANELLO 4-1
(RM 6′, Filice 29′, Gibellini 36′, De Agostini 40′, Molinari 44′ (rosso Molinari 47′) )
Ogni colpo subito. Ogni sopruso non tutelato dall’arbitro. Ogni ingiustizia subita. Ogni volta che abbiamo guardato avversari pelosi e zoppi esultare contro di noi, con prepotenze ingiustificate che gridavano vendetta. Ci stiamo ripigliando tutto quello che è nuostr’, partita dopo partita. Perchè quando dopo il fischio finale hai vinto, il sapore della battaglia è dolcissimo, come il lardo che dalla costina cola sulla pizza di frutti. E i 3 mattoni che metti nel pallottoliere della classifica pesano come lo stinco di mezzanotte. É bello trovarsi tra amici e dopo andare a mangiare una pizza insieme. Ma se perdi ti rimane lì una romella che non se ne va neanche mentre dormi, ti tiene sveglio, come il peso sullo stomaco di una cotoletta di porco fritta nel rimpianto…e ti torna su alla mente e all’esofago per bruciare. Siamo stanchi di essere educati e gentili, corretti e puliti, e poi sconfitti, malmenati, salutati con affetto a fine partita. La Chuck si è svegliata signori, e adesso contrattacca, morde,…sbrana!!! E quanto è bello essere, non più prede, ma di nuovo predatori (non solo al vecchio fiume). Esattamente un mese dopo. Stesso posto, stesse squadre. Arbitra l’assessore Palmiro Cangini. Non cambia l’ordine degli addendi, ma cambia lo spirito Chuck! Una squadra finalmente coesa e battagliera, che ringhia contro i nemici, scava trincee e incendia i ponti per aprire le finals con una vittoria! Una partita sofferta, tenuta in piedi nonostante un ingiusto svantaggio iniziale maturato da una punizione dal limite fischiata dall’arbitro dopo che il vantaggio accordato inizialmente non si era tradotto in gol grazie a una uscita-saracinesca del nostro portier-one. Raccogliere il pallone in rete dopo pochi minuti e trovarsi a inseguire è stato uno schiaffo duro. Prendere le misure a un avversario fisico che impostava un gioco essenziale e verticale, sfruttando un attaccante pimpante e ostico, è stato un lavoro arduo. Costruire pazientemente un gioco ficcante che come un apriscatole potesse schiuderci la via della rimonta è stato un paziente gioco di cesello durato più di metà partita.
Ma col passare dei minuti abbiamo inaridito le fonti del loro gioco, in fondo misero e stereotipato; grazie a un pressing sempre concentrato e compatto, di squadra, in cui ciascuno ha spinto tanto, ha interpretato il proprio ruolo con una maturità calcistica che ci mancava da inizio anno. La sicurezza che ci dà il nostro ministro della difesa Gibbs ci permette sia di pressare più in avanti sia di abbandonarlo in un 1 contro 1 da vero far west, in cui tra gomitate spallate e calci, Gibbo ha dovuto profondere un paio di gocce di sudore in più del solito (che sarebbe 0). E il nostro baluardo è anche la chiave per iniziare a svolgere i nodi di un gioco da tessere con meticolosa abnegazione. Perchè il pressing sul regista abituale Malmusi era stata da loro già confezionata in memoria della scorsa partita, così come la gabbia sul vertice Filice che viene sistematicamente picchiato senza alcuna tutela da parte del già citato Paolo Cevoli col fischietto in bocca solo per passione fellatica. E allora Angeli e Gibellini iniziano a tramare, gli esterni chiamati a sostituire l’infortunato capitan Ganzerla rintuzzano e collegano alla perfezione, ognuno cresce di livello e si va all’intervallo con la sensazione che qualcosa stia per succedere.
Il secondo tempo è infatti una marcia trionfale: da un azione insistita, scaturisce un tiro di Mattia che il portiere devìa con difficoltà rimanendo fuori posizione. Il nostro cobra di calabria accetta il livello di difficoltà del pallone alto per sfruttare il ritardo del portiere e si coordina per un velenoso tap-in che inchioda gli avversari al pareggio. E il nostro vertice offensivo comincia a orchestrare a meraviglia il nostro gioco offensivo e poco dopo trova l’inserimento di quel marpione di Gibbo, che di soppiatto si materializza in area, mette a letto tutti gli avversari con un gancio a ritmo di walzer e sbombarda un bel bacino della buonanotte a porta vuota! La partita si stappa! Nel marasma generale le eco delle proteste malmusiane non lasciano più alcun pertugio acustico e gli avversari storditi da cotanto rumore di fondo, si buttano alla cieca in avanti e la partita si incattivisce, fioccano i gialli e le rimesse laterali sventagliate sempre in area, dove imperversano gomiti, testate e mazze chiodate.

Ma il fortino regge. E soprattutto la Chuck regge mentalmente. É questa la grande differenza.
Squadra vera, unita, compatta, e soprattutto inesorabile: ripartenze chirurgiche per andare a fare ancora più male e timbrare la superiorità tecnica ormai innegabile. Filice infiocchetta il filtrante giusto, DeAgostini castiga ancora. 3-1. E per chiudere ancora una partita altrimenti mai doma e senza respiro, ci pensa Bobo Molinari: si avventa su un pallone a centrocampo che rimbalza e con una mazzata che unisce potenza e precisione chirurgica toglie le ragnatele dall’angolino da distanza siderale. Il 4-1 è il sigillo sulla partita? Ebbene sì, ma non senza patemi: espulsione per blateramenti polemici in un momento di relativa quiete per l’eroe del momento Molinari, forse ancora inebriato dal gran gol. E allora tutti di nuovo sottocoperta in trincea per far passare i minuti. 6 contro 7 gestito con grande non-chalance dai gialloneri, neanche così trema il castello difensivo dei nostri. E allora seppure contro un avversario ostico e tecnico, la Chuck riesce ad avere la meglio e a portare a casa i primi 3 punti di una scalata a cui ora i tifosi, nei sogni più bagnati, senza dirlo a nessuno, cominciano a credere…

ANGELI 8 – Versione definitiva di portiere maturo e fiorito. Parate granitiche, stilose, sicure, che derivano non tanto da acrobatici ed estemporanei exploit ma da una posizione ormai naturale e un’impostazione tecnica pronta e reattiva. Il gol subito sarebbe stato in realtà una nota di merito per l’uscita antecedente, per il resto tiri insidiosi deviati, punizioni ravvicinate prese a cazzotti, uscite alla Loris,…repertorio completo per il nostro supereroe che ormai giganteggia sulla baia dell’invicta, col pugno alzato e la barba ormai florida, la barba di un portiere maggiorenne e navigato: STATUA DELLA PUBERTA’!!!

GIBELLINI 8,5 – Dopo il gol tutti abbiamo pensato meritasse un 10. Ma poi si rischierebbe di considerare la classe con cui ha incantato lo stadio come un exploit insolito. E invece la bacchetta magica per intontire i nemici, soffiare il pallone con grazia e dirigere il traffico in uscita, sciorina magie dall’inizio alla fine di ogni partita. E non disdegna anche spallate vibranti e colpi proibiti in una bellissima sfida nerboruta con il centravanti forse migliore del campionato (eccetto i nostri). E a volte, per non mettere a rischio il ginocchio fragile, in una sfida così fisica, il loro ariete mette a dura prova il nostro Gibbs, e riesce anche a prendersi qualche metro per rendersi pericoloso, specie sulle interminabili palle alte. Ma al bilancio finale, la polverina magica di cui Gibbo lo cosparge lo tramuta in definitiva in un innocuo agnellino, incapace di pungere, 0 gol per lui. E per il gol con cui lascia senza denti gli avversari brilla ancora nei nostri occhi: LA FATINA DEI DENTINI

SEGGIOLI sv – Gli si vorrebbe dare il solito voto alto per la pazienza, ma sarebbero carezze non richieste. Samu è stato importante tante volte, lo sarà presto di nuovo, non c’è bisogno di voti. Arma tattica per alzare Gibbo a centrocampo tenuta in serbo per la ripresa, è stata tenuta in ghiaccio troppo a lungo e una volta stappata la partita era troppo delicato alterare gli equilibri difensivi. Consapevoli che il nostro mastino ci servirà presto e spesso, lo attendiamo sempre combattivo come sa essere, perchè i campionati si vincono con tutti gli interpreti e lui dovrà presto farsi trovare pronto per partecipare alla lotta MR FREEZE

GANZERLA 8 – voto chiaramente non per la prestazione, durata appena una manciata di minuti. Ma l’apporto del capitano si sente, fa pure il guardalinee, supervisiona i ragazzi e li guida al vecchio fiume con la solita grande paterna personalità. È bello che sia tornato e si sente eccome. Anche se infortunato. Grazie alla pausa pasquale, potrebbe dover saltare solo una partita. Quindi coraggio cap, continua a guidarci, il tuo peso specifico si sente eccome! GANZCHURCHILL

MOLINARI N 7 – Voto che non può non tenere sanguinosamente conto dell’espulsione. Ingenuità che poteva compromettere l’epica impresa dei compagni, in un momento neanche così teso. Tuttavia le scuse ai compagni e un’altra grande prova di tenacia e determinazione, non solo gli valgono la sufficienza, ma grazie alla perla del gol, il voto è ampiamente positivo. Sta crescendo di partita in partita, la continuità di presenza lo ha riportato ai livelli dei primi tempi in cui solido dietro e vivace davanti è un’arma in più per la squadra. Se riuscirà a limare le intemperanze sarà sempre più utile, ma d’altronde ci piace così, non sarebbe il nostro Nico nazionale! Cavallo pazzo…anzi PAVALLO CAZZO!!!

LEO 7 – Ordinato e attento come ha spesso dimostrato di saper essere, il nostro soldatino di Livio è depistato spesso da peregrinaggi tattici erranti da parte dei suoi avversari diretti, ma lui è bravo a coordinarsi nel pressing con il mediano al suo fianco e ci mette poco a prendere le misure. Poco servito in fase offensiva, fatica a rendersi pericoloso, anche perchè la partita è abbastanza bloccata e le folate ribalta-azione dei gialloneri sono spesso calamitate in verticale dalle scorribande dei compagni di squadra più offensivi. Però si integra perfettamente nella macchina Chuck e partecipa sia al pressing sia all’avvio della manovra spesso molto delicato per il pressing furibondo degli avversari. Partita molto fisica per le sue caratteristiche, riesce comunque a divincolarsi dal pressing e a sincronizzare il suo orologio con quello dei compagni e continuiamo a sognare anche grazie a lui…HUGO CABRET!

LEONE 7,5 – Prezioso e laborioso, si dà sempre da fare per offrire prestazioni diligenti e utili. Anche se si vede che avrebbe qualche colpo in canna in più. Quando si apre uno spazio prova il tiro e la giocata e fa bene, inevitabile che ancora il gioco si sviluppi verso altri catalizzatori più rodati e tecnici, ma lui si sta inserendo sempre meglio nei meccanismi di squadra. Si percepisce la scelta di umiltà che mette sempre a disposizione, più importante recuperare un pallone e fare una corsa in più per il compagno piuttosto che un dribbling o un exploit personale. E la sua partita infatti fila sempre liscia. Poco purtroppo il minutaggio per lui come per gli altri esterni, soprattutto perchè nel secondo tempo, la rimonta prima e l’inferiorità numerica poi, hanno cristallizzato la squadra. Ma come in ogni squadra, dimostra che il contributo di tutti è fondamentale. E lui avrà i suoi minuti, avrà i suoi guizzi, la rotta è quella giusta! SALVATE IL SOLDATO LION!

MALMUSI 7 – Partita poco appariscente, il famoso lavoro oscuro ma importante. Sbaglia pochi pochi passaggi, ma è vero che si prende anche pochi rischi. Un paio di tiri pericolosi nel primo tempo, nel secondo si dedica soprattutto a dar raddoppi e a frangere i flutti dietro la nostra metàcampo. E pur limitato da una tallonite e da una contrattura al polpaccio, macina una notevole quantità di km, prodigandosi a pressare il difensore regista avversario e a ripiegare sulla fascia e al raddoppio sulla punta. La cosa che più apprezziamo è l’intesa svizzera nei movimenti che si sta ormai sempre più affindando con Michele e sicuramente la millenaria sincronia tra lui e Gibbo che taglia i rifornimenti alle punte avversarie e prende in mano il gioco. É Gibellini che si carica sulle spalle perlopiù l’impostazione e persino il golletto di giornata, ma è in fondo anche il loro lavoro sincrono a liberare queste ripartenze. Quindi partita da muratore, da operaio, apprezzabile, umile, raaasta! ZETA LA FORMICA

DE AGOSTINI 8 – Forse paradossalmente il nostro carroarmato costante e martellante ha faticato a imporre la sua legge fisica oggi. I suoi teoremi sono stati messi in discussione dalle eretiche entratacce nemiche e da difficoltà oggettive nel riuscire a creare occasioni nella metà campo avversaria. Se è vero che riesce raramente a liberarsi al tiro nel primo tempo, è vero anche che il secondo tempo lo battezza anche lui, come al solito. Il primo gol scaturisce da una sua iniziativa e da un suo tiro difficile, il terzo gol è il solito straripante inserimento verticale in cui gli avversari gli rimbalzano addosso come piccoli asteroidi che cozzano contro il pianeta maggiore. E la fisica di DeAgostini si impone anche oggi, il mark Landers del campionato domina anche quando in 6 contro 7 si lancia in avanti con 3 avversari in spalla…l’ipotesi che deAgostini sia fondamentale è ormai un teorema! PITAGORA!!!

FASTIGGI 7,5 – Teniamo buoni voti più alti per prestazioni più appariscenti. Ma come al solito è l’uomo-ovunque del centrocampo Chuck, dà una mano a tutti i compagni, si propone in avanti e si sbatte come un polpo sugli scogli. Il nostro indemoniato tuttocampista si spende senza freno nel primo tempo per pressare fino all’area avversaria, con l’esempio silenzioso si è ormai conquistato i gradi di metodista del vecchio fiume e incontrista del calcio a 7. L’efficacia offensiva sarà forse più realistica contro avversari meno ruvidi, ma nel frattempo non stupisce più anche quando stupisce, perchè la sua lucida e saggia foga agonistica è ormai fondamenta su cui si poggiano fase difensiva e fase offensiva, è la mole di km su cui si fondano le basi della nostra nazione. FAST&FURIOUS

FILICE 9 – Queesta volta la palma del migliore in campo la do a lui. Finalmente la ridò a lui. Perchè la sua partita è il simbolo della svolta: di tante partite in cui ha lottato contro le botte e le sprangate dei difensori teppisti avversari ed è naufragato; i pochi palloni e i tanti lividi lo vedevano abbacchiato e intirizzito a fine partita a leccarsi le ferite. Invece questa volta, dopo un primo tempo a cercare di sorprendere un attento marcatore che, con le buone prima e soprattutto con le cattive poi, sembrava poterlo contenere, poi ha alzato la testa e si è imposto. Con personalità, con rabbia, con pragmatismo, cinismo e tecnica. Nel suo gol c’è tutto questo. Più brutto di molti altri, ma efficacissimo e vitale per rientrare in partita. E poi 3 assist, nostro direttore d’orchestra offensivo si impegna ogni partita come un matto per mettere la testa fuori dall’acqua. Questa volta all’impegno unisce la lucidità e la personalità. E può essere ancora più spietato, è ancora troppo poco stronzo, l’attaccante deve capire quando è il momento di essere figlio di puttana e lui è ancora troppo educato. Ma intanto, anche da principino, ha messo in riga gli avversari e li ha zittiti tutti con una grande prestazione, mette lo zampino in ogni gol, puccia il biscotto in ogni azione, c’è il suo seme ovunque…INSEMINATOR!!!

L’ORA PIÙ BUIA

Invicta stadium, theater of dreams – 09/03/2023

CHUCK LORRIS – FC MUDNES 5-3

(DeAgostini 12′, M 18′, DeAgostini 21′ – Filice 37′, DeAgostini 43′, M 45′, Filice 49′, M 52′)

E infine uscimmo a riveder le stelle. Riemersi dall’inferno. Non solo per il risultato, non solo per le finals conquistate. Non solo per il gioco espresso, a tratti da applausi. Non solo per lo spirito di gruppo ritrovato, tutti insieme, anche chi ha tifato giocando poco o niente. Non solo per un vecchio fiume di grandi risate, tra amici. Non solo per ogni cm conquistato in questa stagione…ma per ogni cm perso, per ogni gol subito, per tutta l’insicurezza e il freddo patito nelle notti prima di questa serata. La sensazione di essere franati dalle vette del nostro territorio UISP, fino alla palude di un centroclassifica a cui abbiamo persino creduto di appartenere ormai ineluttabilmente. Per tutta la amarezza che ci aveva pervaso dopo le ultime sconfitte, che ci aveva fatto mettere in discussione la nostra forza, come calciatori si, ma soprattutto come gruppo, sgranato, disperso, spaesato.

La vittoria con cui conquistiamo le finals ci riconsegna tutto. L’orgoglio di esserci anche quest’anno, come oramai sempre ultimamente, tra le migliori 8 d’Europ…ehm, della lega Inverteb…ehm no neanche, di questo meraviglioso e mai così competitivo campionato UISP. Il livello si è alzato, le squadre sono tutte valide, tanto che anche coloro che avevamo percepito come fragili e inconsistenti, la Maserati cenerentola fino a Natale, si sono svegliati e nelle ultime partite hanno divorati ogni avversario, e ci avevano anche già quasi qualificato alle finals battendo EdilPreti. E noi ancora una volta siamo qui a giocarci la fase finale. Troppo crudele sarebbe stato retrocedere, come se fossimo degli impotenti comprimari di squadre che ci hanno strapazzato. E invece ora ci presentiamo noi come underdogs e spauracchi per le grandi di questo campionato. Perchè sapranno che sì, ci siamo qualificati all’ultimo appello aggrappati per la collottola, ma abbiamo strapazzato noi la seconda, la terza e la quarta in classifica. Ci ritroveremo poi la Ghirlandina contro cui abbiamo perso per un soffio in una grande prova della vecchia guardia, ma siamo curiosi di affrontarla al completo. E stesso discorso per le due squadre che ci succedono in classifica, Real Maranello e Freedom: due vendette da consumare affamati per dimostrare che l’inferno non ce lo meritavamo! E poi le due grandi favorite: già citato il Vallalta, come la seconda che abbiamo strapazzato. Ma mi pare evidente che fossero rimaneggiati contro di noi: ci sarà da combattere, soprattutto se giocheremo da loro nella bassa. E poi i campioni della Fenice, da noi affrontati con le pezze ar culo, ma sicuramente tonici e validi. Sarà un gran finale, ma noi ci siamo! Il gruppo c’è di nuovo. E questa è la notizia più bella. E c’è tanto anche grazie al sacrificio silenzioso e oscuro di Riccardo, Samuele, Alessandro, Bruno e Francesco che erano lì con noi ma non hanno giocato o quasi. É noioso tanto non partecipare al gioco, e in fondo sono partite tra amici. Ma c’era troppo bisogno di una vittoria per tutti quei “non solo” già detti, e una squadra continua ieri sera era importante per raggiungerla. Sia per livello tecnico di alcuni ruoli e interpreti insostituibili (Gibbo o Riccardo), sia per caratteristiche di mediani che non potevano lasciare un cm agli stoccatori avversari in una partita tiratissima. Questa vittoria ci ridà le nostre consapevolezze. Se fossimo retrocessi avremmo accettato il verdetto, ma in fondo sappiamo di non meritarlo. E dopo questa partita, possiamo davvero affrontare le finals non da intirizzita sesta in classifica nel girone delle superpotenze; ma da ragazzacci talentuosi che se si mettono in riga e sono al completo possono abbordare come i pirati i transatlantici avversari e mettere a ferro e fuoco le loro infiocchettate sicurezze. É nell’ora più buia che si tempra e si testa lo spirito degli uomini e delle squadre. Di fronte al baratro di questa lunga notte invernale, rialziamo la testa, e ora abbiamo ritrovato, nell’unità della famiglia Chuck, spirito ambizione e consapevolezza.

Tremate, squadroni UISP di stocazzo, arrivano i bad boys di Loris, I Chuckie’s Angels, arrivano le Api pronte a pungervi il culo!

 

 

DANETTE-DANONE 7,5

C’è da far la media tra tanti voti in una serata impegnativa per il nostro nuovo eterno portierone: para di mano, para di piede, rilancia lungo e gioca da libero e regista basso. E fa tutto egregiamente, dimostrandosi all’altezza della pesantissima eredità del fu Caravelli che oggi ci guarda da lassù (dalla Lombardia intendo). Quante castagne e scaldabagni ha tirato via dal fuoco della battaglia di ieri sera! Parate mai banali in mille modi diversi. Su primo e terzo gol incolpevole, poco influente il secondo e pazienza se dovrà sistemare il piazzamento sulle punizioni. Ieri sera ha diretto l’orchestra nell’impostazione con una serenità da stropicciarsi gli occhi. Il nostro factotum ha mille risorse e 8 braccia e ne godono la sua difesa e le sue infinite amanti…perchè le braccia sono 9…DEA KALI!!!

 

GIBSON 8,5

Che dire, la metafora del suo match è un colpo di tacco in uscita nel primo tempo con la sua consueta paglia in bocca. Si occupa con apparente nonchalance del centravanti avversario che per dire la verità non pare nei suoi anni d’oro già di suo, ma con un gibbone sul groppone è un comodo pasto apparecchiato. Così Nicolino si può concedere giri-palla accademici, verticalizzazioni ficcanti e perchè no anche qualche sortita offensiva per sfogarsi un po’. Alza non solo il livello del gioco palla a terra ma anche il coefficiente di ruvidità dei contrasti, che con mestiere amministra, sempre con la consueta paglia in bocca. Facile il soprannome per chi serenamente centra sempre il bersaglio, con la paglia in bocca, JIBEN, JIGEN

 

FRA LEO sv pochi minuti per lui, ma comunque ben gestiti. La sua freschezza atletica ci può dare profondità e accompagnare l’azione offensiva. Una freccia che sarà utile come finora, fino alla fine.

 

SAMU sv sacrificato sull’altare del gibbismo, al top della forma potrà non solo dare respiro al collega più blasonato, ma anche permettergli di avanzare a centrocampo per avanzare il raggio d’azione, mantenendo la diga erta.

 

RICCARDO LEONE sv da new entry si pensava dovesse passare per un periodo d’adattamento. Ha avuto invece da subito ampio minutaggio, ieri ha dovuto sopportare un turno a vuoto, ma già dai primi passi in giallonero ha dimostrato di poter essere utile alla causa su entrambe le fasce.

 

BRAUN sv anche per lui qualche scorribanda nel finale. Il guizzo lui lo può trovare anche in pochi minuti, potrebbe essere sia un grimaldello utile per partite bloccate, sia un esterno affidabile con sale in zucca e piedi per manovrare.

 

MOLINARI 7,5

Pochi giorni prima aveva segnato una doppietta, eppure lo preferiamo di gran lunga stasera, perchè ragiona ogni pallone, si incaponisce in discese solitarie solo di rado e riesce a tenere accesa la bussola in ogni frazione di gara giocata. Bravo, se guadagna in lucidità come ha dimostrato stasera, può essere un puntello prezioso sia in copertura che all’assalto. Meno caotico è, più riesce a orientare il mirino e può essere un arma molto frizzante. Dal sapore sempre superalcolico, finalmente lo vediamo nella sua versione migliore SAMBUCA MOLINARI

 

GANZERLA 7,5

Il suo ritorno pesa come un macigno, il capitano ci mette tutta la sua personalità e il suo mestiere. E anche se il passo non è quello degli anni rampanti, il giaguaro di via del Gambero fa tanta di quella legna da seppellire il popolo dei castori! Buccia a destra e a manca, tira in porta da tutte le posizioni, proprio tutte, sportella ogni avversario e partecipa alla manovra con saggezza. Giocatore importante per le finali, esperienza da vendere. E suinità a cena…signori e signorine, motore a scoppio e setole sulla buccia suina. La Chuck ha ritrovato la sua divinità: PORCO DIESEL!

 

MALMUSI 7,5

Quando la giostra gira, Malmusi va a nozze. Si pianta nelle proprie mattonelle di comfort e esce rapidamente dalla pressione cercando i compagni con più gamba, e ha il merito di tradurre rapidamente le uscite dal basso in azione offensiva servendo gli avanti. Lavoro di raccordo tra la tessitura posteriore di Gibbo e le fiammate di Rick e Matty in particolare, sempre uscendo in concerto con il suo compare di mediana più fast di cognome e di fatto. Accenna persino a qualche fuga palla al piede, ma per ora c’è solo l’accenno. Per concludere e per determinare alle finals, dovrà guadagnare in brillantezza e forse ormai non c’è più brace muscolare da svegliare sotto la cenere dell’età. Ma se non altro c’è anche più sostanza in copertura. Reso eunuco dalla simpsoniana pallonata all’inguine, non perde comunque occasione per bofonchiare senza sosta anche contro un ottimo arbitro e conclude con il solito guaio muscolare al polpaccio. Ed esce zoppicando di fianco al suo compare all’ospizio Ganzerla. VIALE DEL TRAMONTO

 

FASTIGGY 8

Cresce di partita in partita il trottolino campano e inanella l’ennesima prestazione condita da moto perpetuo, frangiflutti e incursore anale a più non posso nella difesa nemica. Come detto sopra, in mediana si lotta ma soprattutto si vince la partita a forza di pressing e ripartenza. Anche lui come il compagno di reparto riesce a tessere la manovra senza tremare davanti al pressing avversario, ma lo fa con ritmo più vertiginoso e senza pause. Una continuità nei 50 minuti encomiabile, un fallo tattico da insegnare a scuola, anche se può migliorare nel controllo di palla nello stretto sia per mettere in banca il giro palla da dietro nei palloni che scottano, sia per rendersi più pericoloso al limite dell’area. Ma vedendo il trend di crescita di questo ormai nuovo pilastro chuck, non abbiamo dubbi che migliorerà ancora, il meglio deve ancora venire, the best is yet to come JO RIVETTO

 

DE AGOSTINI 9

Pagella facile. Strapotere fisico e garra charrua nei momenti clou. La sblocca con un contropiede veemente, la raddrizza con un raddoppio fatto di tecnica e potenza. La chiude con una sponda al volo da rapace d’area. E nel mezzo mille recuperi in ripiegamento, cento corse a incornare ogni pallone, tantissimo supporto a Ric che non è mai solo, né sulle palle lunghe, né negli scambi palla a terra. Il vero tuttocampista Chuck è la svolta rispetto alle ultime partite, si porta a casa il pallone e la palma di migliore in campo perchè quando sgasa così è un galoppo troppo incandescente per essere fermato…FURIA CAVALLO DEL WEST

 

TORO sv Entra a pressare e lo fa con abnegazione. Peccato manchi al vecchio, ma il nostro leader silenzioso è un gioiello unico nella collezione Chuck e il nostro amore per lui è sconfinato quanto il suo buon cuore bovino.

 

FILICE 8,5

Poteva pure non fare la doppietta stappa-partita. Perchè quando la squadra lo supporta e gli dà manforte oltre la trincea di metà campo, non ha problemi a prendere in spalla i suoi inculatori e copre 100 palloni, li pulisce e quando può scarica la furia del suo sinistro verso la porta. Ci mette un po’ a scaldare le polveri, prima colpisce una traversa che ancora trema, poi fa cilecca col destro. Ma prese le misure, tiene una marea di palloni, si sbatte per farci salire e con l’egoismo del bomber si prende due gol girandosi pressato al tiro con la ferocia rabbiosa e liberatoria di chi strappa le proprie catene, riemerge dalla schiavitù di una solitudine offensiva troppo lunga e comincia la marcia verso le finals per andare a spiegare a tutti i centurioni che lo hanno malmenato in regular season, che il gladiatore è tornato ed è tornato per ribaltare le gerarchie e i privilegi patrizi, nuovo leader offensivo della rivolta Chuck….SPARTACOOOOO!!!

 

E ora siore e siori, le finals! Divertiamoci, senza pressioni, e andiamo a dare fastidio a tutti i fighetti che pensavano che la Chuck fosse al tramonto. La Chuck non muore mai. Semmai va in calo di zuccheri. Ma è proprio allora che si rialza più affamata che mai!!!

STAY HUNGRY! STAY LOORISHHHHHH

 

TITANIC

CHUCK LORRIS – REAL MARANELLO 4-6
(Molinari N 5, 11, RM 15, Malmusi 18, RM 23, RM 32, 37, 42, 45, Fastiggi 50)
Partita ostica inizialmente ben imbrigliata dai nostri, che iniziano con concentrazione e gara, e nonostante un buon inizio degli avversari si portano su un meritato 3-1 grazie agli spunti di Molinari, doppietta spavalda, che appariva in gran giornata e di Malmusi che propizia il secondo gol e approfitta (come suo solito) delle incertezze del portiere avversario sul terzo. Eppure gli avversari non si sbottonano e rimangono in partita grazie a due golazos improvvisati dalla distanza e la partita va in ghiaccio all’intervallo ancora apertissima. Tanto aperta, spalancata, che su un errore in uscita puerile di Malmusi si riporta in equilibrio subito nel secondo tempo. E alla distanza emerge la vena atletica superiore di un avversario quadrato e mestierante, che continua a martellare vedendo la nostra compagine allo sbando e riesce a trovare il 5° e il 6° gol approfittando dell’atteggiamento spregiudicato ma spuntato delle api nel finale. Il gol di Michele serve a farci sentire meno impotenti, ma il tracollo del secondo tempo è stato amaro: loro sì tutto sommato più in palla e ordinati, ma avevamo il timone della partita in mano, e ci siamo sciolti troppo improvvisamente e irreversibilmente.

La Chuck si scopre ancora fragile. Atleticamente, tecnicamente, mentalmente. In questa stagione di alti e bassi, non si riesce ad invertire la rotta in modo continuo, da tempo non infiliamo 2 vittorie consecutive, e tanti sarebbero i motivi già analizzati a voce. Scarsa performance fisica di troppi giocatori, automatismi tattici frustrati dalle tante costanti assenze, limiti di personalità e costruzione del gioco, e col passare del tempo si intravede anche una nuova ombra, uno scoramento morale che ci ha sopraffatto ieri, ma anche nelle nebbie mirandolesi, quando si tratta di rimboccarsi le maniche e risalire una china nera come la pece. E questa è una riflessione che va fatta sul breve periodo della partita di ieri, ma anche sul lungo periodo del resto di campionato che ci aspetta: noi siamo sì capaci di perdere con tutti, ma se giochiamo uniti e determinati, siamo una squadra che ha tutto, che può battere tutte le squadre che abbiamo incontrato finora. Perciò anche se andiamo in svantaggio nell’arco di una partita, dobbiamo continuare ad avere fiducia, nella squadra, nel compagno. Ieri non abbiamo mai fraseggiato, scambiato palla per più di due passaggi, perchè avevamo ansia e paura del pressing avversario, e perchè di conseguenza non avevamo la lucidità di trovare il compagno nei piedi. Guardiamoci invece negli occhi e senza fare corse folli all’arma bianca come dei pazzi scriteriati, rimontiamo con calma e saggezza, e soprattutto con le trame offensive che i nostri giocatori offensivi ci consentono di fare. Sicuramente le assenze sono un alibi consistente, non perchè chi ha giocato non fosse in grado di portare a casa la partita, anzi. Ma perchè ci mancavano giocatori con un piglio offensivo più spiccato (ieri quasi nessuno divideva gli spazi con Riccardo) e ieri sera mancavano anche corridori per aumentare la nostra intensità. Detto ciò la gara si poteva portare a casa eccome. Mi torna alla mente quel gol annullato perchè il portiere è trapicollato sbattendo contro al proprio difensore, credo sarebbe stato il 4-1. Ma rimane il fatto che anche fossimo stati 10-0, se cominciamo a perdere tempo, ad aver paura di giocare e ad abbassarci, meritiamo di non vincere. Sono però sicuro che ci rifaremo, queste batoste i servono per crescere e per riguadagnare amalgama, perchè non sarò io con numeri funambolici a risolvere una serata, non sarà Riccardo con percussioni travolgenti, non sarà Fra con slalom e tiraggiro…saremo tutti insieme, con più unione e più determinazione. Che sono poi le qualità banali delle squadracce.
Ma in effetti sono qualità che in questo momento dobbiamo ritrovare. Forse ragazzi, finale combattuto e decisivo, bello giocarsela così!

ANGELI 6,5 – in porta nel primo tempo disinnesca più di una conclusione complicata, crocifisso dalle due bombe dalla distanza. Nel secondo tempo subisce gol su tiri troppo troppo ravvicinati per poter intervenire. Nel finale da punta, è ben controllato da una folta retroguardia nemica, prova a tenere su alcuni palloni e la manovra ne trae netto giovamento, permettendoci di salire e di arrivare al tiro più di una volta, ma né lui né i compagni trovano spunti risolutivi CROCIFISSO
TORO 6 – Sia in attacco che in porta riesce a guadagnare la sufficienza con impegno e lotta, ma non riesce a portare pericoli alla porta avversaria, né a fare miracoli sulle folate finali nelle praterie. Una buona parata che conferma la sua autorevolezza in porta, può essere più funzionale in attacco come riferimento per le sponde per aiutare i compagni a salire SALMONATO
RANALLI 6,5 – Voto mantenuto modesto per vari motivi, per il risultato, per il mancato apporto offensivo (anche se ci prova) e perchè in fondo non riesce fino in fondo a tamponare l’emorragia del secondo tempo, soffrendo le palle alte nemiche. Ma è preso in mezzo ogni volta, e in realtà il suo compito lo svolge come al solito alla grande, è la solita sicurezza. Come centrale è una risorsa preziosa, se la squadra non tracolla risulta sempre fondamentale DIMENATO
LEONE 6 – Ci prova. Cerca di giocare in avanti, a volte forse insistendo giocate difficili, ma cerca di dare il suo contributo anche alla fase offensiva. Comprensibilmente ancora non pienamente inserito nei meccanismi di squadra, non demerita comunque mai in fase difensiva e dimostra buon senso tattico. Da affinare man mano che aumenta il minutaggio l’amalgama con i compagni ORDINATO
LEO 5,5 – Il gol che si vede annullare ancora mi riappare in sogno, decisione credo ingiusta e pesante. In generale sparpaglia un po’ troppi palloni in avanti, ma percorre mille km e il voto riflette più una difficoltà della squadra a servirlo che suoi reali demeriti. Si dà da fare e in marcatura ha un cliente molto scomodo. Non riesce a produrre pericoli offensivi ma come detto è un problema di squadra NAUFRAGATO
DELLA CASA 5,5 Si adopera con duttilità in più di un ruolo vista l’abbondanza di esterni. Anche lui non ha colpe tangibili né gravi errori, ma non riesce a contribuire nel legare il gioco della squadra giallonera. Nel secondo tempo ha poco minutaggio, quando gli avversari aumentano i giri, fisicamente soffre, deve imparare a staccarsi dalle pressioni per ricevere palla dove ha più spazio e può creare le geometrie che può dare alla squadra – INTIRIZZITO
MOLINARI N 7 – Un grande inizio disperso col passare dei minuti. Bravo a puntare il centro nel primo gol, ancor più bravo, furbo e rabbioso nell’insaccare di rapina il 2-0. Il preludio di una grande partita si disperde però in litigi immotivati e falli che non fanno altro che dare una mano agli avversari a salire, sia calcisticamente che emotivamente. Mea culpa per averlo escluso troppo nel secondo tempo, forse proprio la sua presenza muscolare avrebbe magari aiutato a reggere di più mentre imbarcavamo acqua. Tuttavia deve rimanere lucido per remare insieme alla squadra e non come spesso succede finire per scancherare freelance a testa bassa MINA VAGANTE
MALMUSI 4 – 10-15 minuti di buona autonomia fisica in cui cerca di avviare la manovra e trova anche un paio di conclusioni da cui nascono il 2° e il 3° gol. Col passare dei minuti si trova irretito nel pressing avversario, l’impossibilità a tenere palloni nella metàcampo avversaria lo innervosiscono e cerca improbabili uscite palla a terra che provocano la rimonta avversaria. In netta apnea nel secondo tempo, perde il marcatore del 4-3 e non riesce a contribuire al forcing finale – CIANOTICO
FASTIGGI 6,5 – Anch’egli travolto dalla presenza fisica dell’avversario, non tracolla mai, riesce sempre a rintuzzare in pressing e cercare di ripartire. Il gol nel finale certifica l’ormai consacrazione di un prezioso uomo-squadra che lavora per 50 minuti al servizio della squadra senza mollare mai. Può tentare più inserimenti offensivi se la gamba lo regge, per assaltare le linee difensive nemiche con più coraggio. Ma prova comunque positiva – FIERO
FILICE 5 – Voto non all’impegno, perchè ce la mette tutta. E voto condiviso con l’arbitro che non lo tutela mai, prende colpi ovunque e sempre, e in fondo questo è il modo migliore di marcarlo, picchiare forte. Fatica a defilarsi per ricevere palla con metri di campo davanti, quando nel finale grazie ad Angeli pivot ci riesce, non riesce a pungere, merito delle maglie avversarie ormai strette. Voto severo, ma in fondo i top player è giusto che si prendano le responsabilità quando le cose vanno male. Ma è chiaro che un giocatore così va servito meglio, perciò la sua insufficienza è sul groppone di tutta la squadra – MALMENATO

E Marzo si apre con una sfida decisiva per conquistare i playoff, forza Chuck diamoci dentro e andiamoci a prendere questa prima conquista con le unghie e con i denti. Non sottovalutiamo nessuno perchè siamo in emergenza, se giochiamo di squadra, come un grande alveare, spalmeremo i loro culi di miele e pungeremo con violenza!!! DAJE CHUCK, ANDIAMO A PRENDERCI LE FINALZ

TIROMANCINO: GAME, SET, MATCH!

Bentornati!

Il freddo gelo di gennaio riesuma dai criosarcofagi i bionici giocatori capaci di affossare l’avversario in modo altrettanto gelido e spietato. Senza alcun timore reverenziale i gialloneri prendono in mano il gioco, non hanno paura di tenere palla, imbrigliano l’avversario nella
metàcampo difensiva e dominano con vigore martellante e inesorabile le (flebili) velleità avversarie.
La sintesi appare forse eccessivamente sensazionalistica se si mettono gli avversari sulla bilancia, non solo in senso metaforico. Una squadra atleticamente inferiore, con attaccanti zavorrati dall’età che avanza e da terzi tempi generosi (e chi siamo noi per criticare questa sanissima inclinazione?) e scarsa propensione ad accompagnare la manovra offensiva. Anche considerando gli ormai numerosi e sensibili lettori di questa rubrica, non credo di apparire indelicato nell’affermare che la compagine perimantovana ieri sera non appariva al completo né al top della condizione, per quanto
l’atteggiamento in campo sia sempre stato più che onorevole nonostante l’infausta debacle.
Il match sarà ricordato anche dai posteri per un altro dato che speriamo sia solo la prima perla di una lunga collana di presenze: l’esordio di Andrea Milanti a giostrare il gioco loristico là davanti. La
maglia giallonera era già da tempo tatuata sul nostro ignaro talento, che solo a 36 anni finalmente calca i campi di questo amato campionato. E finalmente lo apprezziamo in quelle che sono le sue
caratteristiche per noi tanto uniche e preziose: diverso da Angeli, da Filice, da tutti gli attaccanti in rosa, il finnico Milanti gradisce la palla tra i piedi e calamita il nostro possesso palla anche in fase offensiva, aspetto in cui siamo spesso stati carenti. E cosa ancora più importante cerca la porta come se fosse il suo unico chiodo fisso. Perfettamente integrabile con il nostro stiloso e fiammante leader
offensivo Filice, Milo ci offre quell’esperienza offensiva in più che ci serviva, e anche senza timbrare il tabellino, è chiaro a tutti che il bazooka mancino può essere un fondamentale catalizzatore del nostro gioco offensivo.
Il match viene ben instradato subito bene grazie a una paziente tessitura di passaggi in trequarti che offrono a Malmusi la ghiotta occasione di un diagonale dal limite dell’area, e persino l’affaticato
sinistro del paracarro Chucker riesce a scoccare un imprendibile sinistro nell’angolo lontano: 1-0.
Dopodichè la solita indolenza che ci appartiene purtroppo in questi frangenti: qualche sostanziosa occasione divorata, passaggi approssimativi che ci obbligano ad abbassare il baricentro, una
inspiegabile timidezza per la quale abbandoniamo per alcuni tratti il pallino del gioco.
Fortunatamente è una pigrizia transitoria, che il sinistro di Malmusi dal limite, chiuso in tunnel sul palo vicino, sfregio accusato con polemica dal loro miglior giocatore, suona come un colpo del
k.o.quando ancora non risuona la campanella dell’intervallo. Dopo la ricreazione è Ranalli show, sempre imbeccato da Filice che si dà da fare per brillare tra una cannonata e una sbananata di Milo.
Il nostro generoso orsetto abruzzese aggredisce il pallone prima con coordinazione e garbo e ciò che ne consegue sono nel primo tempo una masticata di palla da matita rossa e una pallata alta da pochi
passi dalla riga nel secondo tempo. Ma una volta presa la mira, Ranalli pretende il gol e se lo prende prima con una bella incursione con stilettata sul primo palo, poi ancora una volta accompagna
l’azione furente di Rick c’est chick per schiaffare in rete una bella percussione del compagno italo-calabrese. 4-0 e partita in ghiaccio. Avversari però non rinunciatari, per cui servono la freschezza di
Toro, Leone (eh sì abbiamo ben due segni zodiacali in squadra!) e Della Casa per non mollare neanche un cm. E allora ecco che Della Casa continua ad incrementare il proprio score in classifica
marcatori dimostrando ottime qualità balistiche dal limite dell’area. Anche Toro sfiora il gol con una parabola da 25 metri che soffia sull’incrocio dei pali; palo che invece centra in pieno Leone, che non
riesce a condire un’ottima prova attenta e anche sapiente nel possesso palla con il gol; ma che già convince per amalgama negli ingranaggi tattici e buona vocazione tattica al fraseggio. E allo
scadere del match il meritato sigillo di Filice riassume le ragioni del dominio Chuck: conduzione fiera, personalità nell’andare al tiro e classe superiore nel tiro, che mette il mirino all’angolino e lo
centra con una traiettoria maestosa e impeccabile.
L’avversario non avrà avuto il mordente dei giorni migliori e verranno serate molto più ostiche, ma non ci sono note stonate in questa serata Chuck. Persino la visita dell’onnipotente, onniscente,
onnivoro Loris nel terzo tempo all’insolito bar è la ciliegina sulla torta di una prova autorevole e scintillante delle apette giallonere. Dopo essere sprofondati in un abisso buio nel mese dei morti,
ora la Chuck guarda alla primavera con uno sguardo più fiero e fiducioso: per le finali non saremo favoriti come pensavamo a inizio anno, ma sicuramente abbiamo i numeri e le carte per giocarcela
con tutti, e ua partita alla volta vediamo dove possiamo arrivare. E soprattutto divertiamoci apette, perchè la vittoria è dolce come il miele del nostro alveare! E quando dici miele, dici Chuck, ma
soprattutto dici Loris!!! Coraggio, più Miele per Loris!!!!

ANGELI 6,5
Il voto giusto di una prestazione poco sollecitata ma sempre puntuale, con qualche parata non così banale che eleva la prestazione dalla altrimenti inoperoso torpore in cui il match
poteva assopirlo. E invece non è banale la sua regia coi piedi nell’iniziare l’azione ed è preziosa la sicurezza con cui le sue parate anche in stile disinnescano potenziali erezioni di cresta nemiche. E
cosa molto importante, partita soft per riprendere confidenza con i pali e con la porta a 7, per le uscite, per la posizione…un peccato non averlo là davanti, ma anche in arancione fa la sua porTa figura…molto porca! Crudele nel soffocare ogni tentativo nemico, contraerei, copertura antimissilistica operativa: TOP GUN, TOP DAN!

CARAVELLI 10
splendido rivedere il nostro gioviale portierone al campo! Sempre vicino al cuore pulsante e lardoso Chuck! PIETRO  GAMBADIMMERDA

CANOVA 11
Il suo apporto nel dopopartita è sempre fragoroso, nonostante le caterve di gnocco e tigelle comunitarie riesce comunque a ottenere una piadina in personal: fuoriclasse! IDOLO

DE AGOSTINI 7,5
Il voto va necessariamente tarato sulla difficoltà del compito assegnatogli. Ma anche limando e proporzionando, la prestazione resta autorevolissima. Senza sudare, cancella dal
campo le punte avversarie che ispirano quasi tenerezza per la prorompente fisicità con la quale vengono sovrastate. Poco incline alle propulsioni offensive, può dirigere di più i compagni in uscita
ma comunque parla e aiuta, non ricordo errori, pulito anche nell’impostazione al netto forse di qualche leziosismo di troppo nel primo tempo. Una prova roboante del nostro tir: quando lo vedi
che sfreccia per dominare la punta, ti sembra di sentire il clacson bitonale dell’autotreno che ti invade la carreggiata e ti spiaccica contro il guardrail: IVECO!

RANALLI 8
Anche in questo caso tariamo e setacciamo, ma rimane comunque la prestazione maiuscola. Per due chances da gol che non concretizza, piazza due gol pesanti e imperterriti. Si chiedeva una maggiore responsabilizzazione di tutti in zona gol. Lui risponde così! Mezzo voto in meno per l’arrivo al limite (che però lui giura che non si verificherà più) e molta, davvero a volte troppa, imprecisione nei passaggi e nei controlli. Lo step verso la beatificazione sarà una maggiore padronanza tecnica, che in realtà lui possiede più di quanto alcune frullate di gamboni sembrano dire. In fondo intorno ai gol ci sono la solita prova di sostanza ma anche un po’ di erbacce da
bonificare. Ma d’altronde, se si tratta di disboscare col machete tra i denti, sappiamo che possiamo contare su MR CROCODILE DUNDEE!

LEONE 7
Si presenta alla prima in casa con una prova ordinata, educata e comunque ben sostanziosa. Dialoga sempre bene coi compagni dimostrando una gradevole inclinazione al gioco palla a terra. Mette palloni interessanti in mezzo, calcia in porta, difende con puntualità e diligenza.
Ancora giustamente concentrato sul confermare la propria affidabilità, si prende poche libertà perciò attendiamo di vedere quali altri colpi offrirà il repertorio. Ma per le partite più ostiche che il futuro ci riserverà, queste devozione tattica e maturità di palleggio ci saranno di grande aiuto.

MOLINARI N. 6,5
Fugge dal campo prima della fine di nascosto, altra cassanata da aggiungere al repertorio di un fuoriclasse del surreale 😀 Gli vogliamo bene così, anche perchè gioca una buonissima partita, cercando più che può di alzare la testa e servire i compagni e si dà da fare per garantire il solito altissimo kilometraggio in fascia. Il voto non spicca per i pochi acuti memorabili, ma in realtà l’equilibrio (parola che mai avrei pensato di scrivere in una pagella di nico) che offre alla squadra costituisce un bel passo avanti. A volte si incaponisce a volersi girare con la palla al piede, a volte magari non riesce a colpire con l’efficacia necessaria, ma si tratta di nei veniali in una prova comunque molto attenta. Senza zuccheri aggiunti, Nico è un grande classico che non ci stanca mai, e se gioca in modo così sano, dà leggerezza ed equilibrio alla nostra merenda: ORO SAIWA!

DELAHOUSE 7,5
Maestro del fraseggio, brilla in fascia con dribbling sempre chirurgici su avversari che credono di arginarlo. E invece ondeggia a volte verso il fondo per crossare, altre verso il centro per dribblare argini e scogli, riuscendo ad infrangersi quasi mai sulle difese nemiche. E in
uno di questi movimenti ficcanti, riesce a ficcare il suo punteruolo in rete, piantando un bel destro da fuori alle spalle del portiere, riesce a pucciare il biscotto anche stasera, vecchio marpione vintage. Il mandrillo giallonero gioca in ogni porzione di campo rendendosi sempre utile e confermandosi un elemento prezioso dell’ingranaggio Chuck. E quando ficca così, con quel sorrisetto sornione, ti sembra proprio che anche la sua donna, il pallone, sia doma e soddisfatta:
NACHO VIDAL!

MALMUSI 8
La doppietta con cui stappa il match ci rende impossibile umiliarne il voto. E tutto sommato anche in impostazione riesce a collegare bene l’avvio dell’azione della retroguardia con le scorribande della cavalleria, oltre le trincee di centrocampo nemiche. Tanti compagni brillano per sostanza, lui ringrazia appunto il proprio corollario di succosi compagni per cercare di dedicarsi invece alla forma, modellando le azioni per verticalizzare il più possibile verso le due punte. Da loro sgravato da compiti di finalizzazione si può dedicare a compiti di diga per recuperare i palloni e a muovere i rifornimenti in avanti senza dover orbitare in zone remote del campo. Quando ha
intorno attaccanti che si fanno rispettare, difensori affidabili e colleghi di centrocampo sapienti nelle coperture, il compito diventa facile, in brodo di giuggiole si regala una bella serata senza stress,
come una bella vacanza di piacere, con servizio all inclusive, con due pere incluse nel pacchetto: ALPITOUR!!

FAST-IGGY
7,5 Prova forse poco appariscente per gli amanti delle statistiche e degli highlights. Ma è il vero collante della squadra. Copre, marca, rintuzza, riparte, scambia, assiste, conclude, ritorna, copre, marca…etc etc fino alla fine. Sembrava un elegante trequartista, e invece è un alacre formica caparbia dai piedi delicati. Si pensava che dovesse essere malmusi l’elemento di equilibrio e copertura della cerniera mediana, e invece lo stempiato diesse si ritrova sempre MightyMike alle spalle ad annullare gli avversari e poi proiettato in avanti per accompagnare l’azione. E gli offre anche l’assist per il primo gol. Sempre tempi giusti, coperture oculate, ricerca di trame funzionali.
Davvero un’ottima prova che dimostra la crescita di questo gioiello grezzo del tesoro Chuck che con questa vocazione al sacrificio e attenzione tattica diventa preziosissimo per legare le fiammate dei
compagni e dare continuità di gioco e distanze giuste. Davvero prezioso e utilissimo, tuttocampista: DANNY MELLOW

TORO 7
La diapositiva della sua partita è un gran tiro dal cerchio del centrocampo che sibila di poco a lato. Ma era una pallata che girava na meraviglia…peccato davvero. E poi lavoro sporco, panetti, un rigore quasi procurato lavorando da vera boa in area, un colpo di testa da mangusta su cross di Lion…sarebbe stato il gol dello zodiaco mannaggia! Può migliorare nel farsi trovare spalle alla porta per sponde ai compagni, ma in fondo lui centravanti lo è diventato, ha sempre preferito giocare fronte alla porta, magari con la linea vicina. Eppure sembra davvero uno di quei vecchi bucanieri dell’area di rigore, quei kraken degli oceani che se risvegliati si caricano tutte le navi avversarie in spalla…20000 KILI SOTTO I MARI (o 20000 seghe sotto i mari, scegli tu)!!!

FILICE 7+
Buona, buonissima prova del jolly offensivo giallonero. Che una volta finalmente liberatosi di quel magnete di gioco di Dani, si vede rioscurato da un altro golden-boy offensivo presentato in pompa magna da stampa e società. Potrebbe smarrirsi e invece dimostra grande intelligenza perchè capisce che il suo nuovo gemello del gol lo libera da tante attenzioni avversarie e se i due imparano a dialogare il coefficiente di stoccate e cannonate di cui entrambi potranno usufruire aumenterà esponenzialmente. E lui già ha iniziato a creare le condizioni per disorientare le difese con passaggi al momento giusto e cavalcate negli spazi quando la difesa si apre. Se riesce a mantenere anche la devozione al pressing e ai ripiegamenti difensivi quando necessario, la nuova coppia del gol Lorissiana potrebbe davvero regalare tantissime gioie. La sua serata è impreziosita da un poco influente ma bellissimo gol e da vari assist per il suo compagno mediolabruzzese, ma può segnare prima se inizia ad accorgersi che gli spazi intorno a lui si stanno dilatando, buchi neri difensivi creati dal nuovo compare del gol, varchi spazio-temporali in cui catapultarsi per esplorare gli spazi e segnare valanghe di gol e assist! DOCTOR WHO!

MILANTI 7
La bellezza della prova sta in ciò che NON ha fatto: gol! Mira imprecisa. E tanti tiri, che si è preso, a volte forzando la giocata, costretto in pressing troppo intricati. Questo significa due
cose: che quando imparerà a capire i compagni, a fidarsi di loro e dei loro passaggi di ritorno, si libererà senza palla fronte alla porta e dovrà solo giustiziare i malcapitati portieri avversari. E due che abbiamo finalmente un attaccante figlio di puttana che si prende il tiro anche quando non c’è, che cerca di risolverla con personalità, che vuole fare gol per conquistare i compagni, con quel sano narcisismo della punta da antologia. Perchè con quel sinistro narciso è giusto che tu ci diventi e quando lo vedremo esplodere in rete, sarà una goduria, prestigiatore della trequarti, col cilindro al piede sinistro. Ma per adesso ci piace da matti la sua prova senza gol, perchè ha brillato senza brillare, ha dominato senza poi neanche apparire più di tanto. Se come detto prima imparerà a dialogare con Ric davanti, i due si prenderanno tanti tiri sì, ma li prenderanno in posizioni migliori, più liberi, più centrali. Deve solo venire e trovare continuità. E noi dietro a spellarci le mani. No, Alle, non per le 20000 seghe di prima, ma per gli applausi…lo chiamavano FULMICOTONE!

Bello vincere, ma adesso continuiamo così, perchè parte il rush finale, prima per concludere in bellezza la regular season, poi per essere pronti e cazzuti per il gran finale!

Daje Chuckers, continuiamo a divertirci!

Uno per tutti, TUTTI PER LORIIIIIIIIIS!!!!

Comunicato 2022-12-02

Buongiorno a tutti,
in merito alle polemiche sollevate da persone di altre squadre che hanno letto il nostro blog comunichiamo che ci dispiace, e chiediamo scusa, se sono state erroneamente interpretate.
Eventuali riferimenti coloriti ritenuti offensivi verso campionato e avversari sono stati rimossi.
Sono inoltre stati moderati tutti i commenti con contenuti razzisti e denigratori aggiunti in questi giorni da lettori poco soddisfatti dei contenuti.
Ci scusiamo se alcune parole possono aver urtato la sensibilità dei lettori del nostro blog ma allo stesso tempo chiediamo anche di capire il tono leggero con cui sono state scritte.
Non avevamo idea che il nostro blog fosse letto anche al di fuori della nostra piccola cerchia e le goliardiche pagelle che scriviamo sono volutamente colorite, pittoresche ed esagerate per questo motivo.
Crediamo che con il comportamento corretto che da anni dimostriamo in questo campionato sia evidente che la squadra Chuck Lorris WC creda fortemente nei valori dello sport promossi da UISP e si dissocia da qualsiasi offesa o discriminazione verso avversari e mancanza di rispetto a giocatori, dirigenti, arbitri, società ed enti organizzatori.
Da sempre innamorati di questo campionato che onoriamo sempre con grande passione, speriamo di vederci presto in campo per stringerci la mano e divertirci come al solito!

Buon campionato a tutti,
Chuck Lorris WC

SCHIANTO FRONTALE

CHUCK LORRIS – OLIMPIC MIRANDOLA 1-3

Questa volta non si può più parlare di incidente di percorso. Cose che capitano, so’ ragazzi…eh no signori, troppi elementi hanno cospirato insieme per mettere a nudo i nostri limiti ed è ora di
evidenziarli. Sarà anche la partitella del giovedi, ma il bello di questo gioco è che in fondo è stimolante crescere e pensare come una squadra: ci abbiamo messo poco a diventare squadra, e la parte più divertente è migliorare questa squadra: la cartina al tornasole sono risultati e classifica; lo spirito che ne consegue è direttamente proporzionale e gonfia il nostro petto di soddisfazione quando il
meccanismo gira e ci lascia l’amaro in bocca e un magone allo stomaco quando si crolla. E sono emozioni comuni a tutti noi. Perchè siamo ormai squadra, e come squadra possiamo ora, un mattoncino alla volta, ricostruire. Tante squadre sono discrete, EdilPreti e Mirandola che sarebbero a metà classifica sono buone squadre e il campionato è diventato bello stimolante, ci si diverte in fondo, e sarebbe bello riuscire a trovare la ricetta per vincere. Perchè sinceramente ho visto sì squadre forti, ma davvero qualcuna di queste ci è sembrata superiore a noi? Io non credo, quindi troviamo gli ingredienti per tornare presto a vincere, dopo macerie di mirandola.
Due tracolli molto tristi quelli di Mirandola, che hanno denominatori comune:
1) NUMERO non possiamo sempre sfangarla se ci presentiamo sempre in 7 o 8. Se tutto va bene, andiamo in vantaggio, nessuno si fa male, prendiamo fiducia, gli avversari si sgonfiano, tutti felici. Una volta, due. Tre. Ma a lungo andare, arriva la volta che passi in svantaggio, arriva la volta che per infortuni devi mettere delle pezze e snaturare il gioco, arriva anche la sacrosanta stanchezza fisica, visto che non siamo certo una squadra che si può definire allenata, non certo come squadra, ma per tanti elementi neanche individualmente. Tradotto, non è una ramanzina, infortuni e impegni di lavoro si sono abbattuti a pioggia su tutti noi: ma è un auspicio: speriamo di essere in buon numero in futuro perchè la performance in campo e anche, fattore non da meno, la voglia di un dopopartita a cena sono sicuramente favoriti.
2) INFORTUNI: e qui non c’è disamina tattica che tenga. Alla prima partita a Mirandola si sono fatti male Marco e Samu, stavolta, Gio Andre e Fabbri,…sarebbe bello invocare allenamenti di gruppo e riatletizzazioni di massa, ma purtroppo non sempre è facile. Quello
che però si può fare è provare a mantenere il ritmo in inverno, nella pausa, con amichevoli al giovedi anche contro altre squadre, per continuare a divertirci e non perdere le lezioni maturate fino a qui.
3) PIAZZATI Sembra un tema banale, ma non è possibile che non segnamo 0 gol a partita, considerando la mole di punizioni pericolose che ci procuriamo. Anche giovedi almeno 7 o 8. Qualche amichevole in inverno ci permetterebbe di mettere a punto giusto un paio di
chiamiamoli schemi per schivare le barriere o obbligare gli avversari a scoprirsi. Vedere la barriera avversaria con 4 uomini nell’ultima partita mi ha fatto soffrire. Vuol dire che sapevano che avremmo solo potuto tirare. E anche nei corner, ci vuole il coraggio di
prendere palla nei piedi, puntare e andare al tiro. Speriamo di avere occasione. E da qui consegue il punto successivo…
4) GOL FATTI Con 2 o 3 gol a partita non si può ambire al vertice del campionato, né a vincere. Il nostro gioco è ancora tanto tanto carente. Abbandoniamo Dani alle sue battaglie, triplicato e sotterrato. Accompagnare l’azione! in modo equilibrato, sì, ma bisogna salire insieme, non basta una verticalizzazione su Dani per portarsi nella metà campo avversaria, ci vuole più pazienza, più possesso palla che fiacchi il pressing avversario, qualche giro palla laterale forse ci permetterebbe di attaccare il lato debole o di allontanare difensori dal nostro centravanti, quale che sia. Dani ha segnato una percentuale troppo alta dei nostri gol di squadra, è ora di avere fame di tabellino, di bucare i portinai di questa lega… e ancora una volta questo problema statistico dei pochi gol fatti dipende da credo il problema principale su cui dovremo riuscire a crescere…
5) PERSONALITà e questo credo che sia il mantra che ogni calciatore si sente dire, evanescente atteggiamento giusto propositivo non egoista ma costruttivo che trascina i compagni, un delicato equilibrio tra egocentrismo e esempio che sveglia, ma cosa significa?
Significa giocare col cervello acceso, sapere dove mirare, quando puntare, come far male agli avversari. Ma soprattutto non affidare a Dani o ad altri il compito di tirare in porta, ma a volte prendersi le responsabilità. Di un fallo, di un urlaccio al compagno, di muovere palla anche all’indietro, o quando è il momento di prendersi un tiro. Avere il coraggio di tenere un pallone sporco, difenderlo e continuare a giocare invece di buttare su quando siamo pressati.
Alcuni di noi lo fanno ma a corrente alternata, non ci imponiamo, non dominiamo le partite.
E con il tasso tecnico che abbiamo rispetto alle altre squadre io trovo che sia un crimine.
Scusatemi se mi lancio in sproloqui che manco alla domenica sportiva, lo so che se uno mi legge da fuori suono molto imbarazzante. Ma se scrivo questi articoletti post-partita è perchè
mi piace parlare di calcio insieme a voi, e questa malattia mi porta a voler dire la mia.
Dischiudo anche la scatola nera della conversazione post-partita con Cappu. Mi ha chiesto di tacere ogni tanto in campo, perchè la mia telecronaca continua a volte si perde in generiche esortazioni afinalistiche tipo dai o giochiamo meglio, che creano confusione acustica, non aiutano i giocatori più emotivi e rischiano di far percepire un’urgenza e un’ansia che non ci fa bene. Critica giusta e Cappu ha avuto le palle e la personalità di dirmelo. E io a volte è
vero che mi faccio prendere dallo sconforto e sbrocco, se ci fate caso soprattutto quando mi lesiono qualche muscolo. Come in occasione dello sbrocco all’andata col Vallalta. E forse i giocatori più tecnici della nostra squadra hanno bisogno di più libertà, non di Gio che col
joystick cerca di imporre a tutti le giocate che vede lui. Però allora io vorrei stringere con voi un patto: io cerco di parlare meno in campo, cercherò (dico cercherò perchè non so se ci riesco 🙂 ) di limitarmi a chiamare qualche uscita e qualche marcatura. Però è il momento di
vedere emergere nuovi leader. Leader che in campo prendano in mano la squadra nei momenti difficili. Perchè troppo spesso ci affidiamo al gol sporco o pulito di Dani, alle parate di Fabbri, ai recuperi della difesa. É ora di veder crescere in personalità tutti. Con
Dani che forse servirà anche in porta, io che inizio come al solito a decompormi, Fabbri che attende esiti di risonanze…è ora di dare continuità alle belle giocate che tanti di noi hanno mostrato ma solo a corrente alternata. É ora di affermarsi anche con la voce in campo per dare un consiglio al compagno o per chiamare l’uomo al compagno, o per chiamare una scalata difensiva. Io proverò a fare un passo acustico indietro, ma adesso è arrivato il momento per tutti di prendersi la ribalta. Perchè i tanti infortuni sono un punto di svolta
nella nostra stagione. All’inizio sembravamo avere una rosa sovrabbondante, tantissimi giocatori di qualità, quasi troppi, e pensavamo di poter condurre il girone a punteggio pieno.
Adesso inizia un nuovo campionato in cui maturare insieme una nuova Chuck corale. Tutti possiamo esserne leader, tutti possiamo e dobbiamo diventare determinanti Boh volevo scrivere una cosa ordinata e schematica per punti e invece ho fatto un poccio 🙂 vabbè,
forse troppa carne al fuoco, ma se avete pareri discordanti o critiche sarei felice di discuterne. E comunque siamo la Chuck Lorris, gloriosa squadra di questa lega. Ci attende la difficile sfida di
vertice contro il vallalta in formazione molto rimaneggiata, cerchiamo di mettere punti in cascina perchè the winter is coming. E quando a febbraio partirà la volata di fine stagione bisognerà essere
pronti! Perchè la lunga notte non ci aspetta e non ci sono più partite facili. Soprattutto nelle finali, sarà un inferno…siamo pronti a combattere? Con o senza parastinchi? 😀

FABBRI 7,5
Il nostro fuoriclasse ci mancherà, speriamo non stia fuori molto. In una serata sfortunatissima per lui, non può nulla sui gol, ma respinge tiri insidiosi e esce con autorevolezza. Miss you already… La luna nera

PAUL 6,5
Poco attento sul loro terzo gol, ma ormai giocavamo in arrembaggio costante e loro avevano praterie in contropiede. Ciònonostante si batte come un leone appunto in campo aperto soprattutto
nel finale per arginare le sortite nemiche e per tenere aperta la partita.. Van Damme

ANDRE 5,5
Il suo infortunio è la mazzata finale. Prima di ciò cerca di fare tutto, gli si chiede  sacrificio in marcatura contro avversari marcantoni e impostazione lucida. Si dà da fare per fare entrambe, non demerita, e il voto è ingiusto se si pensa a quanto si sbatte. Ma non sempre riesce a prendere le misure al centravanti avversario e in impostazione però può crescere tanto. In questa prima metà
non ha potuto ritrovare i propri colpi perchè ha sempre dovuto tappare falle e sacrificarsi fuori posizione…Samaritano

GIOV 6
Meglio nel secondo tempo da rotto che nel primo da sano. In un primo tempo caotico non riesce a trovare il bandolo della matassa e non si rende praticamente mai pericoloso. Nel secondo tempo,
zoppo e menomato drizza il gioco e paradossalmente copre il campo meglio. Ma non basta…Lazzaro

FRA 6
Impegno encomiabile e gioca in modo ordinato. Ha di fronte a lui il miglior giocatore avversario e non lo soffre quasi mai ma quando lo perde, sono dolori. Però il miglioramento in entrambe le fasi
c’è, più gioca, più cresce…Nasdaq

CAPPU 5,5
Serata difficile per il peperino della mediana Chuck. Non riesce quasi mai a rendersi pericoloso, non è adeguatamente assistito dai compagni e viene spesso defilato in fascia dove forse fatica a capire come fare male all’avversario. Non gioca male, anzi, ma dopo un buon rodaggio, in anticipo rispetto alle previsioni, gli si chiede di dare la scossa e incidere di più…Casper

RICCARDO 5
Potenzialmente il nostro top player, ha dimostrato di avere la qualità e la garra per trascinarci.
Vogliamo che si ritrovi. Infangato e sottoritmo, ha mostrato (non solo giovedi) la sua classe solo a sprazzi e in modo effimero. Eppure inventa e paradossalmente risulta utilissimo in quantità,
recuperando palloni con pressing decisi e ruvidi. Ci mancano però troppo i suoi gol. Non può segnare solo contro la Maserati, dalle ceneri degli ultimi mesi, adesso è tempo di rinascere…Fenice

DANI 5,5
Il mezzo voto è solo per il gol, in cui riesce a colpi di machete a farsi strada in area e a sbatterla dentro. Per il resto il solito lavoro sporco, tante sponde, ma troppe palle perse. L’antifona è sempre
la stessa, sempre in mezzo a 3 cosa deve fare? Il suo voto dipende dalla squadra, lui vorrebbe risolverla anche da solo, ma a Mirandola è serata no…Affogato

Se i prossimi match saranno spostati, si rigioca nel 2023. Proviamo allora a organizzare anche solo un paio di allenamenti? Più che pagelle questo articolo è un bollettino di guerra per scacciare tutto il
malessere che sembra aver ricoperto come una coltre la nostra ottima prima parte di stagione.

Cancelliamo tutta l’amarezza, ripartiamo da quanto di buono e buonissimo fatto finora e con gli spunti di miglioramento che abbiamo davanti agli occhi (non serve che li scriva io qui, li sapevamo
già tutti), prepariamoci ad un grande campionato e alle finali! Andiamo a prenderci le finali e proviamo a vincerle, cazzo! In nome di Loris il grande!!!!

STAY CHUCK STAY LORD SISSOOOOOOO!!!!

Chuck Lorris – Maserati 9-1

(Filice 7′, 10′, 14′, Malmusi 17′, Leao 21′,35′, Angeli 31′, M 42, Cappuccio 45′, Molinari 50′)

 

Caravelli 7

Seggioli 7,5

Malmusi 6,5

Della Casa 6,5

Cappuccio 7,5

Leo 8

Molinari N 6,5

Filice 8

Angeli 7

 

Gara filata liscia, avversari rassegnati e schiacciati dall’evidente abisso tecnico. Ma ci voleva finalmente un match più rilassante, giocato per larghi tratti sul velluto. Forse, ad essere critici un po’ troppo. In fondo non giochiamo per chissà che risultati prestigiosi, oltre ai 3 punti i Chuckers avrebbero forse potuto pensare a divertirsi di più. Hanno invece a tratti rinunciato al possesso palla lasciando il palino del gioco ad avversari molto mediocri e paghi del confortevole risultato hanno in alcuni frangenti gestito timidamente l’impostazione. L’insolito comfort competitivo ci ha pantofolati. Speriamo di non perdere il furore agonistico delle prime partite catenacciare perchè ci servirà. Ora proviamo però a oliare di nuovo i meccanismi ffensivi per unire al sapiente catenaccio anche un fluido e arrembante dominio del pallone…beware bees, the winter is coming…

 

FABBRI 7

Serata tranquilla ma neanche troppo. Alcuni tiri arrivano e lui si fa trovare pronto, specie in un paio di tuffi su tiri bassi e angolati. Un peccato subisca gol, ma gestisce possesso palla e parate con la solita sicurezza, in scioltezza…FONZIE

 

SAMU 7,5

Diligente, attento, si francobolla ai vari centravanti e soffoca le loro iniziative, bravo a temporeggiare senza intervenire, senza rischiare falli inutili, ha il dono della pazienza e si occupa più che altro di portare gli avversari fuori e di tenerli spalle alla porta. Trasmette sicurezza al reparto…BUTTAFUORI

 

GIO 6,5

Buona partita a ritmi bassi, rari sprazzi e spunti con incursioni anche discrete ma talvolta concluse debolmente o in modo impreciso. Anche il gol non è irresistibile ma tutto sommato riesce a gestire il possesso e a tenere alla larga i pericoli insieme ai compagni.

 

BRAUN 6,5

Frenato e poi fermato da un noioso guaio muscolare, Brunello presidia bene la fascia di competenza e sbroglia bene i disimpegni di fine primo tempo. Poco servito per il tiro, accetta di dedicarsi anche a una solida fase difensiva… DR de la HOUSE

 

CAPPU 7,5

Il voto rende giustizia alla sua prestazione più del tabellino. Argento vivo, si dà da fare per coprire e ripartire, atteggiamento sempre propositivo e volenteroso nonostante l’avversario. Segna un bel gol e offre svariati assist, anche da spingere solamente in rete. Applicato, generoso, magari può essere più lucido in alcuni frangenti, ma cresce a vista d’occhio…

 

NICO 6,5

Prova positiva, buona. Piace più quando riflette e smista palloni anche all’indietro o al centro (da un suo appoggio ragionato, nasce il mio gol) e quando offre passaggi ai compagni. Non molto utile, anzi a tratti deleterio quando si impunta nel secondo tempo a cercare gloria personale. Sul gol era più carino cercare un assist per un compagno libero, ma il gentile portiere gli ha concesso il giusto contentino per una buona partita…FREELANCE

 

FRALLEO 8

Doppietta personale che rende giustizia allo sterminato chilometraggio che dedica alla causa Chuck. Molto più lucido del solido nei tempi di inserimento e nella gestione del pallone. Abbassare i la frequenza di passo e di ritmo di pensiero, aiuta il suo rendimento, perchè cura di più la tecnica: come nel primo gol, una delicatissima pralina piazzata in controtempo con granella di nocciola…MAITRE CHOCOLATIER

 

RICKY

Galvanizzato dal prossimo approdo alla corte di mister Malmusi anche nel lavoro, sfodera una ottima prestazione. Avversario modesto? Forse, ma gol e assist di pregevole fattura e ha aumentato i giri del motore Si rivedono gli spunti in velocità dei giorni migliori, il gelo dell’inverno per lui si sta sciogliendo e il suo sinistro può ricominciare a dipingere come sa paesaggi primaverili… BOTTICELLI

 

ANGELI 7

Il golletto da finalizzatore e il solito lavoro spalle alla porta. Ma anche uno spezzone di primo tempo giocato in mezzo al campo, dimostrando che fronte alla porta può liberare più facilmente il proprio bazooka. Da aggiustare la mira, ma il bomber giallonero ha ormai raggiunto un’ottima continuità di rendimento, garanzia per i compagni, protettore di palloni, apripista dell’area di rigore…ANGELI CUSTODE